Prezzo storico, il diesel supera la benzina. Speculazione delle compagnie alle stelle

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In quello che potremmo definire il momento più difficile per l’Italia, ma non solo, degli ultimi 70 anni, in cui si stanno intrecciando una serie di eventi storici (la lunga pandemia e la recente guerra in Ucraina), il prezzo dei carburanti continua a salire alle stelle e centra anche un record. Per la prima volta nella storia il costo del diesel supera quello della benzina. L’annuncio dell’embargo da parte di Stati Uniti e del Regno Unito sui prodotti energetici provenienti dalla Russia ha spinto ulteriormente le quotazioni dei mercati petroliferi e il prezzo al barile è salito a cifre davvero non ipotizzabili. Finora, fra l’altro, i distributori siciliani non sono rimasti a secco grazie proprio, ironia della sorte, alla Lukoil, compagnia russa che aveva capillarmente distribuito il carburante.

L’aumento del gasolio e il relativo sorpasso sulla benzina mette ulteriormente in ginocchio l’intera economia. Tutti i mezzi che trasportano merci, materie prime, alimentari e quant’altro ovviamente viaggiano a gasolio e il carburante a 2 euro e 20 al litro, bene che vada, fa salire alle stelle tutti i prodotti. L’impennata dei prezzi non può che spiegarsi in una sola maniera: una speculazione efferata, cattiva, irrispettosa degli esseri umani da parte delle compagnie petrolifere. Una sorta di cannibalismo che i governi dovrebbero bloccare. Gli scenari sono abbastanza tragici e potrebbero portare al fermo totale dei mezzi di ogni genere.

Sono già scattate alcune proteste come a Mazara del Vallo dove gli armatori hanno fermato i loro pescherecci. In un mese e mezzo il pieno per un motopesca è passato da 700 a quasi 1.250 euro, per un incremento del 75%. Caro-carburante letale anche per l’agricoltura: trattori fermi nelle campagne, serre di ortaggi e fiori spente, produttori di mangimi allo strenuo, bestiame degli allevamenti che rischia di rimanere senza cibo. Il governo ha abbassato un poi’ le accise dei carburanti ma in questo periodo di assoluta straordinarietà avrebbe fatto meglio ad eliminarle del tutto. In autostrada è poi meglio farsela a piedi piuttosto che effettuare rifornimento. Alle stazioni di servizio, infatti, la benzina al self service costa due euro e 20 centesimi, servito 2,32; il diesel qualcosina in più.

Secondo qualcuno già da domani il trend dovrebbe invertirsi per evitare che la situazione sociale possa davvero esplodere. C’è chi ipotizza il ritorno del periodo dell’austerity quando, nell’inverno a cavallo tra 1973 e 1974, per ben cinque mesi, alla domenica, si lasciarono le auto ferme. Lo straordinario provvedimento venne assunto dal governo italiano contro l’esagerato aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi conseguente alla guerra del Kippur.