Poca acqua e per di più giallognola. Alcamesi costretti a vedersela con il manganese

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C’è anche Alcamo tra i diciassette comuni che devono fare i conti con l’aumento dei valori di manganese nell’acqua potabile che arriva al bottino comunale dalle sorgenti di Montescuro Ovest. Per gli alcamesi l’approvvigionamento idrico sta davvero diventando una costante catastrofe. La presenza eccessiva del minerale ha colorato l’acqua di giallognolo. Siciliacque ha reso noto ieri che, dopo aver riscontrato l’aumento di manganese nell’acqua in ingresso al potabilizzatore di Sambuca, ha tempestivamente avviato una serie di misure correttive per poter rientrare nei parametri fissati dalla legge.

Il manganese è uno dei metalli più abbondanti sulla crosta terrestre, frequentemente associato al ferro. E’ un elemento essenziale per l’uomo e si trova naturalmente in molti tipi di cibi (carni, pesce, uova, ortaggi, cereali, noci, the). La principale fonte di esposizione per l’uomo sono gli alimenti. L’eccesso di manganese può essere grave per la salute ma soprattutto per inalazione, molto meno, se non per niente, per ingestione quindi anche nello bere acqua.

Siciliacque dovrebbe risolvere il problema entro martedì. Fino a quella data gli alcamesi dovrebbero assistere a una decolorazione progressiva del coloro giallastro. Il problema, oltre che Alcamo, riguarda anche Calatafimi, Buseto Palizzolo, Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, Paceco, Santa Ninfa, Gibellina, Partanna, Salaparuta, Poggioreale, Salemi, Vita, Santa Margherita Belice e Montevago. Dai campionamenti finora effettuati e comunicati agli organi di controllo dell’Asp, si registra già un graduale miglioramento del trattamento e un abbassamento della torbidità nell’acqua in uscita dall’impianto di Sambuca.

Secondo una prima ipotesi, l’aumento delle quantità di manganese rilevate potrebbe essere collegato alle piogge delle scorse settimane che hanno determinato un movimento dei sedimenti nella diga Garcia e di conseguenza una maggiore presenza nell’acqua da trattare.