Piccola piena fiume Caldo, altro salvataggio. Bagnanti transitati da tetto

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Bagno nelle pozze delle terme Segestane e rischi di essere travolti dall’acqua del fiume improvvisamente ingrossatosi. Un film già visto altre volte e che meriterebbe, per evitare che possa arrivare la tragedia, l’intervento degli enti locali nel delimitare le zone più pericolose o comunque nel sensibilizzare i bagnanti tramite l’installazione di un’apposta segnaletica. Sabato scorso, nel tardo pomeriggio, una nuova disavventura per un gruppo di turisti che tra le pozze del fiume caldo, fra Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi, si sono trovati a fare i conti con il repentino ingrossamento del corso d’acqua a causa delle abbondanti piogge.

In loco non stava piovendo tanto ma il fiume, ovviamente, convoglia l’acqua piovana che arriva dal suo grande bacino, quindi anche dalle zone di Gibellina e di Salemi. Sabato una quindicina di bagnanti di età compresa tra 20 e 35 anni sono stati costretti a fuggire in fretta e furia e a mettersi in salvo. La maggiorparte, con qualche difficoltà ma con tanta paura, è riuscita dapprima a raggiungere una grotta e poi a lasciare il sito fluviale. Tre del gruppo, composto anche da inglesi ed ecquadoregni, sono invece riusciti a salvarsi grazie all’intervento di una squadra dei vigili del fuoco di Alcamo guidata da Damiano Riolo e dal nucleo SAF di Trapani. E’ stato necessario imbracare i tre bagnanti e farli passare dal tetto di un’abitazione attigua alla parete rocciosa della zona. Un’operazione delicata che si è risolta nel miglior modo possibile.

Una tragedia, in quelle zone, si sfiorò il 25 ottobre scorso quando, sotto un fortissimo temporale, il nucleo SAF dei vigili del fuoco di di Trapani e una squadra di Alcamo riuscirono a salvare quattro uomini rimasti pericolosamente intrappolati in un’ansa del fiume a causa della piena e del principio di straripamento. Furono necessarie due ore di intervento per recuperare i quattro bagnanti e riportarli al piano tramite tecniche specialistiche speleo alpino fluviali di calata e risalita. In quell’occasione il comando provinciale dei Vigili del Fuoco in un comunicato stampa ha speso una nota di merito per il vigile coordinatore Vincenzo Ligotti, che libero dal servizio, con senso del dovere e con coraggio, non esitò ad intervenire da solo prima dell’arrivo dei colleghi di Alcamo e di Trapani.