Illeciti tributari per oltre 1,5 milioni. Sequestro a società di Partinico vicine a Lo Cricchio

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Profitto da reati tributari per oltre un milione e mezzo di euro. A organizzare le illecite condotte sarebbe stato Ottavio Lo Cricchio, 58 anni, imprenditore di Partinico finito in alcune inchieste di mafia negli ultimi decenni. La Guardia di Finanza ha così sequestrato oltre un milione e mezzo di euro di beni, una somma equivalente all’ipotizzato profitto dei reati tributari contestati. Le nuove indagini dei finanzieri della Compagnia di Partinico sulle attività imprenditoriali di Lo Cricchio e del suo entourage sono scaturite dai risultati di indagini tributarie eseguite nei confronti della San Domenico SRL, nota società operante a Partinico nel settore vitivinicolo e di commercializzazione dei vini che, fra 2017 e 2018, avrebbe commesso condotte illecite tramite uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

La finalità dell’ipotizzato meccanismo fraudolento era quella di abbattere il reddito imponibile della società, attraverso la contabilizzazione di costi fittizi e la conseguente indebita detrazione dell’IVA. Alla luce dell’ingente evasione ricostruita dalle Fiamme Gialle  nel corso della verifica fiscale, sono stati segnalati alla Autorità Giudiziaria due partinicesi, amministratori pro-tempore delle società per dichiarazione fraudolenta e dichiarazione infedele. Inoltre, i due amministratori, in concorso con una seconda società creata verosimilmente per attrarre a sé i beni della prima, in modo da ostacolare le operazioni di riscossione da parte dell’erario, sono stati segnalati anche per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il provvedimento cautelare emesso dal GIP ammonta, in compensazione di IRES e IVA non versate, a 1.538.000 euro. Sempre la San Domenico SRL, assieme ad altre società vicine (Primeluci e Terre del Sud) finì al centro di un’altra vasta indagine, messa sempre a segno dalla Guardia di Finanza di Partinico, sulla contraffazione di vino. Il primo dicembre del 2020 le Fiamme Gialle sequestrarono 250 quintali di zucchero solido, 300 ettolitri di zucchero già disciolto in acqua nonché oltre 37 mila ettolitri di vini e mosti recanti indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatti prodotti non con uve bensì con acqua e zucchero.