Piattaforma per rifiuti speciali fra Partinico e Alcamo. I Verdi dicono ‘no’ ma cosa propongono?

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Il dibattito è aperto. L’Italia accusa decennali ritardi per quanto riguarda la produzione di energia, aggravata dalla guerra in Ucraina. Si va, in inverno, verso il razionamento del gas. L’Italia accusa decennali ritardi anche per il trattamento dei rifiuti. E allora vogliamo chiedere all’onorevole alcamese Valentina Palmeri cosa si può fare per evitare di restare al buio e continuare ad avere siti dove depositare rifiuti per evitare che le città siano piene di sacchetti e cassonetti bruciati? L’ultima presa di posizione arriva stamane da Europa Verde-Verdi Sicilia che attraverso i suoi deputati, tra cui Valentina Palmeri, sollecitati anche dal rappresentante di Partinico
Gaetano Costanzo, esprimono la propria preoccupazione “in merito
al progetto di realizzazione – è scritto in una nota- di una piattaforma polifunzionale di trattamento rifiuti solidi speciali in territorio di Partinico. Il progetto in questione prevede infatti la costruzione di un impianto di incenerimento attivo tutto l’anno.

Secondo Europa Verde la costruzione e l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto, non segue le procedure di programmazione complessiva del ciclo dei rifiuti”. Dichiara, quindi, Palmeri: “Ho avuto modo di leggere la documentazione
inerente il Progetto per la realizzazione della piattaforma. Dopo
l’esame di quanto depositato ho ritenuto opportuno presentare una
richiesta di accesso agli atti agli uffici interessati, al fine di
avere chiarezza sull’iter inerente l’autorizzazione dell’impianto,
nonché sulle procedure di gara, che sembrerebbero in palese contrasto con la normativa. Particolarmente grave – continua Palmeri – risulterebbe la mancata previsione delle zone di ricaduta delle emissioni, che impedirebbe, nei fatti, ai cittadini di Partinico e dei Comuni limitrofi, iniziando da Alcamo, di valutare quali effetti possa arrecare sulla salute e sull’economia della zona”. In città europee esistono nel centro storico impianti per lavorare rifiuti e non inquinano. Ora non è più tempo di dichiarazioni ma di agire e programmare subito impianti per lavorare i rifiuti. E’ mai possibile che la realizzazione di un rigassificatore in territorio di Termini Imerese è bloccato  da18 anni da cause e ricorsi al Tar? Non è più possibile perdere tempo. I deputati regionali oltre alle  dichiarazioni facciano proposte concrete. Non è possibile che si lamentano per l’alta tassa sui rifiuti e poi ostacolano impianti per lo smaltimento. Ora facciano maggiore chiarezza sulla piattaforma polifunzionale e non solo comunicati stampa per farsi un giro sui mass media. La tutela dell’ambiente è della massima importanza