Pesce non tracciato, scatta maxi sequestro della Guardia Costiera in Sicilia

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Sono ben 74 le tonnellate di pesce sequestrato dalla Guardia Costiera nel corso di una serie di controlli effettuati in tutta la Sicilia. Ben 680 ispezioni durante le quali sono stati accertati 57 illeciti amministrativi, sequestrato 7 attrezzi da pesca, chiuso un esercizio commerciale e contestato multe per un totale di oltre 93 mila euro. L’operazione «Spinnaker», che ha riguardato numerosi tratti di mare incluse le Isole  Pantelleria, le Egadi ed Ustica. L’operazione è stata condotta dalla Direzione Marittima di Palermo, che ha giurisdizione sulla costa e sul mare dei Comuni costieri. Una serie di controlli no stop in un periodo quello delle festività natalizie durante l quali i prezzi sono aumentati e il pesce figura nei menù di tantissimi ristoranti. E il menù a base di pesce ha prezzi elevati. Partiamo da 50 a 60 euro in su. Necessari i controlli per verificare la qualità del pesce facilmente deteriorabile. Quasi tutto il pesce arriva da fuori e in passato i Nas hanno sequestrato pesce in ristoranti rinomati. La tracciabilità è importante a garanzia del consumatore. Nell’anno che va a concludersi gli uffici marittimi della Guardia Costiera di Palermo hanno compiuto complessivamente 9.900 controlli, scoperto 531 violazioni amministrative, sequestrato 559 attrezzi da pesca, chiuso due negozi e inflitto circa 720 mila euro di multe, oltre a 126 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. I controlli per garantire la qualità e quindi il consumatore con particolare attenzione che va diretta nei frigoriferi dove viene conservato il prodotto pesce e non solo.