Personale aggiuntivo ‘Covid’, dietrofront dell’ASP di Trapani. Tutti a 36 ore

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Dietrofront della direzione aziendale dell’ASP di Trapani sul dimezzamento dell’orario di lavoro di 180 dipendenti, assunti per l’emergenza covid a gennaio tramite click-day, impiegati nel settore della prevenzione nei vari distretti sanitari della provincia e negli hub vaccinali. I disservizi segnalati dagli utenti, i servizi giornalistici, l’impennata dei contagi e la necessità di accelerare su tracciamento ma anche vaccini, hanno spinto la direzione dell’azienda sanitaria provinciale ad annullare quella poco condivisibile scelta, attuata per ridurre i costi del personale. Nel periodo in cui l’orario dei 180 dipendenti è stato portato da 36 a 18 ore settimanali, tantissimi sono stati i disservizi e in molti centri vaccinali spesso si è registrato caos e lunghissime attese. Inoltre alcuni importanti servizi amministrativi e di prevenzione sono andati in tilt.

Erano invece rimasti a orario pieno, i dipendenti, soprattutto sanitari, assunti sempre con il click-day di gennaio ma destinati alle USCA quindi all’assistenza. Un errore di campo, probabilmente, dei vertici dell’ASP di Trapani perché in qualsiasi epidemia bisogna puntare soprattutto sulla prevenzione visto che i costi dell’assistenza, sia essa domiciliare che ospedaliera, rischiano poi di diventare davvero esorbitanti. Adesso il dietrofront dopo una ventina di giorni di un esperimento che, dati alla mano, non aveva per nulla funzionato. Tutto il personale è ritornato ad orario pieno, 36 ore settimanali, e sono ripartiti a spron battuto due importantissime attività:  il tracciamento dei contatti stretti dei nuovi positivi e le vaccinazioni. Gli HUB, anche quello del Paladangelo di Alcamo, hanno ripreso a viaggiare a ritmi elevati. Nella struttura alcamese è anche cresciuto il numero delle somministrazioni per i bambini dai 5 agli 11 anni: dai dieci delle prime due giornate si è arrivati alle 42 di ieri effettuate con o anche senza prenotazione. Nell’hub del Paladangelo resta, però, la mancanza assoluta di riscaldamento. Un problema non di poco conto per le temperature molto fredde di questi giorni.