Pedibus, ad Alcamo adesioni raddoppiate in pochi giorni. Avviata terza linea

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Un vero boom ad Alcamo per il servizio pedibus che però sta riguardando un solo plesso di scuola primaria, il Gentile, che sorge fra viale Europa e via Leone. Nel giro di pochi giorni sono più che raddoppiati i bambini che hanno aderito all’iniziativa partita l’uno marzo: utilizzare percorsi protetti e a piedi per i tragitti casa – scuola e viceversa. Da lunedì prossimo, ai primi due percorsi, quello giallo e quello rosso, se ne aggiungerà un terzo, la linea arancione con partenza dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore. Il servizio pedibus rientra nel progetto di mobilità sostenibile “Muoviti bene che ti premio” che vede Marsala come comune capofila.

Il programma, finanziato con fondi europei, risale al 2017 e prevede altre voci come l’acquisto di auto elettriche per il comune di Alcamo e l’installazione delle colonnine di ricarica. Per il pedibus sono stati investiti poco meno di 50.000 euro. La maggior parte della somma, fino a un massimo di 37.000 euro, andrà alle associazioni di volontariato, ANPAS e Croce Rossa, che accompagneranno i bambini nel percorso casa-scuola e viceversa, e vigileranno sulla loro incolumità. Il resto dei fondi, circa 13.000 euro, è stato invece impiegato dal comune per installare la necessaria segnaletica lungo il percorso e per acquistare abbigliamento, cappellini e ombrelli consegnati in dotazione ai bambini. Per il momento il servizio è stato attivato soltanto per il plesso Gentile ma, alla luce del grande successo ottenuto in questa prima settimana e il raddoppio delle adesioni, meriterebbe di essere allargato anche alle altre scuole alcamesi.

D’altro canto Alcamo, in materia di pedibus, si era già mostrato all’avanguardia e, a partire dal 2013, mantenne in vita il servizio per circa due anni grazie al lavoro del mobility manager nominato, all’epoca, dal sindaco Sebastiano Bonventre. Erano tre i plessi scolastici al centro del pedibus, l’Europa dell’istituto Nino Navarra, la scuola Don Bosco e il Gentile dell’istituto Bagolino. Dei tre solo quest’ultimo ha nuovamente usufruito del servizio dopo circa dieci anni.