Partinico: reti idriche, il Comune non vuole gestirle

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La gestione delle risorse idriche non torna in mano del Comune, almeno per il momento. Così ha deciso l’amministrazione comunale che, pur avendone l’opportunità considerato che l’Aps (società acque potabili che ha gestito il servizio) è in liquidazione, ha invece rimandato tutto. Segnali politici ben precisi che sono stati espressi anche dalla maggioranza in consiglio comunale che ha varato un atto di indirizzo per la costituzione di una “società di scopo”. Si tratterebbe di un organismo pubblico, anche se sotto questo aspetto non c’è massima chiarezza, che assorbirebbe parte dei dipendenti dell’Aps per lo svolgimento del servizio idrico in città. Questa la direttrice sulla quale intende muoversi l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo che ha incassato il benestare anche in seno al civico consesso dove si è consumato il solito scontro politico con l’opposizione. “Il fallimento di Aps – afferma Gianluca Ricupati, consigliere di Cambiamo Partinico – poteva essere considerata un’opportunità per il Comune che di fatto sarebbe potuta rientrare in possesso delle proprie reti, ora però c’è il concreto rischio di causare il blocco del servizio idrico locale”. Il riferimento è legato al fatto che di fatto l’Aps ha cessato di lavorare lo scorso 31 ottobre e solo ora il consiglio comunale si è pronunciato. Nell’atto di indirizzo votato favorevolmente dalla maggioranza i consiglieri a sostegno del sindaco hanno “impegnato l’amministrazione ad attivare la gestione in economia rientrando in possesso delle reti”. “Questa non è però l’intenzione dell’amministrazione – aggiunge Ricupati – e ciò si evince dallo stesso atto di indirizzo, contraddittorio al suo interno e per questo da noi non votato, in quanto al secondo punto si parla invece di un affidamento del servizio ad una società di scopo di non precisata natura”.  All’Ars si paventa il via libera ad un decreto legge che parla di “enti di diritto pubblico” come futuri gestori del servizio, quindi una nuova gestione mista tra pubblico e privato. Cambiamo Partinico ha presentato un’interpellanza in merito chiedendo al Comune come nello specifico sarà gestito il servizio idrico in città. Il civico consesso ha bocciato invece l’atto di indirizzo che era stato presentato dall’opposizione e che chiedeva l’impegno del Comune a riprendere la gestione delle reti. Opposizione che si è sfaldata al suo interno, tra ci ha abbandonato l’aula e chi invece è rimasto di fatto reggendo il numero legale. “Abbandonare l’aula – sostiene il consigliere Francesco Di Trapani, tra coloro che ha proseguito i lavori – è un gesto che non condivido. Semmai si è messo in risalto come la maggioranza sia un’armata brancaleone che non ha i numeri”.