Parcheggi ‘lumaca’ di Alcamo Marina, apertura forse a Pasquetta e senza arredi

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Non si riesce proprio a capire cosa freni l’amministrazione comunale e il settore lavori pubblici del comune di Alcamo ad aprire i parcheggi di Alcamo Marina, completati da diversi mesi e mai entrati in funzione. Da almeno cinque mesi l’inghippo è esclusivamente costituito dal disbrigo di pratiche cartacee e su questo ha anche influito la mancanza di un vero dirigente tecnico del settore lavori pubblici. Pure questa mancanza è stata adesso superata ed entro la prossima settimana dovrebbe conoscersi il futuro dei parcheggi di Alcamo Marina.

Sarebbe importante che venissero aperti prima delle festività pasquali quando, nella giornata di pasquetta, tantissimi alcamesi, con autovetture al seguito, si riversano proprio nella frazione balneare. Il nuovo dirigente Enrico Minafra dovrà in pratica decidere se fare entrare in funzione l’opera senza panchine e alberi. Gli arredi, infatti, non sono più reperibili in quanto oramai fuori produzione mentre per le piante necessiterebbe un lungo periodo per l’attecchimento e il terreno non è dei più fertili.

E meno male che la realizzazione dei due parcheggi, seppur la loro storia sia cominciata una ventina di anni fa, rappresentava un’opera pubblica di assoluta semplicità che, per essere completata, necessitava di soltanto nove mesi di tempo. I due parcheggi sono invece divenuti un monumento a lentezze e incapacità burocratico-amministrative. La durata del cantiere è più che raddoppiata. Di mesi, finora, ne sono trascorsi 20. Dovevano essere inaugurati prima della scorsa estate, adesso invece si spera entro pasquetta e gli altri ponti primaverili. A questo punto però, e dopo un anno di ritardo, appare davvero impossibile fare previsioni.

Un’opera i cui primi passi vennero mossi nel 1999 quando, durante la prima sindacatura Scala, venne affidato l’incarico di progettazione all’architetto Giuseppe Oliva. Il tecnico castellammarese, adesso direttore dei lavori, probabilmente non sa più a quale santo votarsi.