Palermo: “Gratta e vinci”, premi fasulli

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In tempi di crisi, si sa, si deve cercare di ingegnarsi in qualche modo per potere superare certi momenti di depressione dell’economia. In provincia di Palermo ci si è spinti sino all’inverosimile, sino a taroccare concorsi a premi pur di intascare del denaro facile facile. D’altronde si sa che molto spesso, da queste parti, la tendenza è proprio quella di voler fare soldi facili. E se in molte occasioni ci si è riusciti, in barba alla Legge, questa volta il sistema usato è stato talmente farlocco da non potere non essere scoperto. Si è in pratica arrivati al punto di contraffare i tagliandi del “Gratta e vinci” con l’obiettivo di intascare i ricchi premi. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo non ci hanno mezzo poi molto a scardinare il sistema. Ed infatti hanno denunciato, nel corso degli ultimi mesi, oltre 50 persone, responsabili di aver tentato truffe ai danni della società Lotterie Nazionali che, per conto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si occupano della gestione delle diverse tipologie di lotterie istantanee meglio conosciute come “gratta e vinci”. Le persone denunciate avrebbero cercato di incassare premi che oscillano da diverse decine di migliaia ad oltre 500 mila euro, presentando direttamente agli istituti bancari incaricati delle operazioni di pagamento tagliandi artefatti, mediante la sostituzione di lettere, numeri e simboli, in modo tale da apparire vincenti. Le spiegazioni attinenti alle modalità di acquisto dei biglietti incriminati, fornite di volta in volta dalla persone coinvolte, sono apparse molto simili, oltre che vaghe e poco convincenti: ignoti passanti, giustificandosi con la fretta e con l’impossibilità di attendere tempi più lunghi per l’incasso, cederebbero loro i tagliandi vincenti, interamente o parzialmente già “grattati”, in cambio del prezzo originale del biglietto o poco più. Tutte le persone denunciate hanno portato i biglietti per l’incasso, direttamente agli istituti bancari, senza verificare presso una rivendita autorizzata l’effettiva validità del biglietto, il che avvalora l’ipotesi di un tentativo di truffa; le rivendite autorizzate, infatti, sono in condizioni di poter fornire subito indicazioni sulla validità della vincita stessa. I reati per cui sono scattate le denunce sono tentata truffa e acquisto di cose di sospetta provenienza. I tentativi di truffa – complice evidentemente la crisi finanziaria – non accennano a diminuire, per cui i finanzieri del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo di polizia tributaria di Palermo sono tutt’ora impegnati in ulteriori approfondimenti volti a porre un definitivo freno al fenomeno, oltre che ad identificare un’eventuale regia occulta comune ai diversi casi, responsabile della materiale alterazione dei biglietti. A loro volta le fiamme gialle richiamano l’attenzione di chi intende tentare ulteriormente truffe del genere, sull’estrema facilità con cui queste possono essere scoperte, al momento delle presentazione dei biglietti all’incasso e quindi sul fortissimo rischio di essere scoperti e denunciati alla magistratura.