‘PaladAngelo’, ritmi elevatissimi. Una somministrazione ogni 4,5 minuti

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Qualcuno che si lamenta ci sarà sempre, e magari avrà pure ragione, ma disciplinare l’accesso ai centri vaccinali, in giornate open, vale a dire aperte a tutti senza prenotazione, è assolutamente difficile soprattutto se all’utenza interessa poso rispettare la distanza di sicurezza e non fare assembramenti. Anche al Paladangelo di Alcamo ci sono stati momenti di calca che però non possono per niente essere imputati alla celerità degli operatori o ai compiti delle associazioni di protezione civile. Infatti dopo le 320 dosi inoculate nella giornata inaugurale in sole tre postazioni funzionanti, giovedì si è arrivati a quota 830 e ieri, addirittura a 935 dosi somministrate (858 di Pfizer, 45 di AstraZeneca e 32 di Moderna).

Superati di gran lunga il range fissato a 700 iniezioni giornaliere per l’hub distrettuale di Alcamo. Qualcuno, come dicevamo, si è lamentato degli assembramenti e delle lunghe attese. Innanzitutto non ci può essere il minimo paragone con quanto accadeva per vaccinarsi all’ospedale San Vito e Santo Spirito. Inoltre amministrativi, vaccinatori e tutto il personale sono andata avanti per più di 12 ore ad una frenetica media di una somministrazione ogni 4 minuti e mezzo. Lamentarsi è lecito ma qualcuno pensa che si possa fare di più come rapidità dei tempi necessari ad effettuare le somministrazioni?

Ottanta inoculazioni all’ora. Questo il ritmo con il quale si viaggia al PaladAngelo per cercare di immunizzare l’intera popolazione. Il nuovo centro vaccinale di contrada Sant’Anna, dotato anche di un ampissimo parcheggio, è certamente arrivato con parecchio ritardo su quelle che erano le esigenze del territorio ma sembra essere di gran lunga, dopo quello di Trapani, il più funzionale e bene organizzato hub della provincia.