Proseguono i servizi straordinari di controllo nel territorio d del trapanese. I servizi hanno interessato i Comuni di Marsala e Salemi. A Marsala effettuati 13 posti di controllo che hanno portato all’identificazione di 273 persone, di cui 3 extracomunitari. Controllati, inoltre, 130 veicoli. Elevate 14 multe per violazioni al Codice della Strada con il ritiro di quattro patenti e di una carta di circolazione. Controllati numerosi pregiudicati sottoposti ad obblighi e persone detentori di armi. L’obiettivo dei controlli, in questo caso, era quello di verificare che le armi fossero custodite come prescritto dalla norma. La Polizia ha sottoposto alla misura di detenzione domiciliare una persona, colpita da un provvedimento di cumulo di pene concorrenti emesso dalla Procura di Marsala. Dovrà scontare la pena residua di un anno e 6 mesi di reclusione. A Salemi effettuati 15 posti di controllo che hanno portato all’identificazione di 213 persone. Controllati 139 veicoli ed elevate tre multe. Anche a Salemi controllati pregiudicati sottoposti ad obblighi. Eseguite, inoltre, due perquisizioni personali che hanno portato al sequestro di tre armi e alla denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di una persona.
Chiuso il ponte sul fiume San Bartolomeo, provvedimento per allerta meteo
chiuso da ieri sera e anche per tutta la giornata di oggi. Il provvedimento in via precauzionale per l’allerta meteo 𝐚𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐚𝐦𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞 regionale che ha indicato lo stato di preallarme per il maltempo in tutta la Sicilia. La chiusura dal lato di Castellammare del Golfo è segnalata dal 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 che regola l’attraversamento sul fiume San Bartolomeo sulla ex statale 187, al confine tra Castellammare del Golfo ed Alcamo, realizzato dopo il crollo del ponte. Misura precauzionale e nella zona qualche leggero temporale la scorsa notte
Donazioni per il reparto di oncologia di Castelvetrano. Presenti volontari e il direttore ASP
Grande gesto di umanità e di solidarietà da parte di una famiglia che ha perduto un proprio congiunto a causa di un tumore e di una paziente oncologica che ha donato il tavolo completo per la manicure all’interno dell’angolo estetica “Sentiero della vita” del reparto di oncologia medica dell’ospedale Vittorio Emanuele secondo di Castelvetrano. Alla consegna dei materiali donati ha presenziato Il Direttore generale dell’Asp Trapani, Ferdinando Croce. Inoltre altra donazione da parte dell’associazione AVO che ha regalato una libreria itinerante destinata ai pazienti e ai loro familiari.
Chiunque potrà regalare dei libri per arricchirla. L’AVO, associazione volontari ospedalieri, grazie a una volontaria formatasi in estetica oncologica, offre anche a tutte le donne che affrontano un percorso chemioterapico, o che lo hanno concluso, un trattamento di make-up. Infatti la possibilità di gestire gli inestetismi causati dalla malattia o dalle terapie, permette alla donna di non perdere il desiderio di confrontarsi con il mondo esterno. Il direttore generale Croce si è confrontato con la responsabile dell’unità operativa Angela Maria Accardo. Ha quindi ringraziato la famiglia del paziente deceduto e la presidente dell’Avo, sottolineando il grande aiuto che ogni giorno offrono i volontari.
“Occorre garantire un’assistenza di qualità agli utenti– ha aggiunto Croce – Per questo vogliamo privilegiare questo approccio terapeutico e seguire i pazienti non soltanto dal punto di vista medico ma anche psicologico, in particolare per alcune tipologie di malattie, come sono quelle tumorali”. “Abbiamo pensato a una piccola coccola – ha detto la psicologa ospedaliera, l’alcamese Eliana Gucciardo – da dedicare alle nostre pazienti e non solo. L’immagine della paziente come primo step per interfacciarsi con dei cambiamenti non programmati, che una malattia invasiva come quella tumorale determina”. Così, una volta a settimana le porte del piccolo “centro estetico” dell’Oncologia dell’ospedale di Castelvetrano, creato lo scorso dicembre, si aprono a bellezza e sorrisi, grazie anche a questi volontari che da 13 anni collaborano con il personale.
Isole minori, dalla Regione fondi per laboratori e attività inclusive nelle scuole
Laboratori tematici, seminari, convegni, visite didattiche e gemellaggi, manifestazioni, mostre. E ancora, specifiche attività inclusive rivolte agli alunni con disabilità, disturbi dello spettro autistico o disagio sociale. Sono queste le iniziative che l’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale finanzia alle scuole statali di ogni ordine e grado delle Egadi, di Pantelleria, di Ustica e delle altre Isole minori siciliane per favorire il miglioramento delle competenze degli studenti. Si tratta della terza edizione dell’iniziativa della Regione rivolta alle istituzioni scolastiche che operano in un contesto particolare, spesso con dimensione pluriclasse, come quello degli arcipelaghi siciliani. L’obiettivo è l’ampliamento dell’offerta formativa per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026. “Volgiamo dare – ha detto l’assessore regionale Mimmo Turano – un segnale concreto alle scuole delle nostre isole più piccole che soffrono doppiamente dell’insularità rispetto agli altri Comuni siciliani. Il nostro obiettivo è offrire agli studenti un’opportunità di crescita e arricchimento, superando le barriere geografiche e sociali che spesso li penalizzano». Le attività progettuali potranno essere realizzate in orario curriculare o extracurriculare, anche nei periodi estivi, a partire dal giorno successivo alla data di notifica della concessione del finanziamento. Ogni istituto può presentare una sola proposta di progetto che coinvolga i diversi ordini di scuola, per un importo non superiore a 60 mila euro. È possibile, inoltre, proporre partenariati con altri enti pubblici o privati o associazioni senza scopo di lucro. Le domande, sottoscritte digitalmente dal dirigente scolastico degli istituti delle isole minori, dovranno pervenire non oltre il prossimo 12 novembre. Le attività dovranno concludersi entro il 31 agosto 2026.
Alcamo. Cariche di tutor e docenti pur non avendone i requisiti. Cosi cresceva VIA
Figli e amici degli amici venivano assunti negli enti di formazione professionale, talvolta anche con carenze nei curricula. In tal caso ci pensava il palermitano Piero Gatto a sistemare attestati e certificati. Un sistema ampio e rodatissimo per ingrossare il consenso in vista delle elezioni anche se poi il movimento VIA, alle ultime regionali e anche alle amministrative di Castellamare del Golfo, ha registrato un flop abbastanza secco. Tanti i beneficiari dei favori. Desideri privati e cortesie sfruttate poi per chiedere voti e controprestazioni varie in occasione di tornate elettorali. A chiedere ed ottenere una serie di consiglieri comunali e loro familiari. Come Sara Accardi, figlia del consigliere comunale di Marsala Michele Accardi, Antonio Licari, nipote del consigliere comunale marsalese Pino Ferrantelli, Antonio Parrinello, figlio di Vanessa Titone, anche lei consigliera comunale dì Marsala, Gianni Monteleone, figlio di Vincenzo Monteleone, ex presidente del Consiglio Comunale di Custonaci e Antonio Giancana, giovane consigliere comunale di Castelvetrano.
I politici sarebbero stati cooptati al Movimento Via, fondato dal personaggio principale dell’inchiesta, l’ex senatore alcamese Nino Papania, in cambio di posti di lavoro (alcuni solo promessi) o incarichi per parenti o per loro stessi in enti di formazione controllati dall’ex parlamentare. Tra i primi ad aderire al movimento di Papania, creato nel 2020, è stato uno degli indagati principali Ignazio Chianetta, noto anche negli ambienti calcistici. «Per rafforzare il peso del Movimento VIA nel panorama trapanese, – scrivono i Pm – Papania ed i suoi fidati collaboratori, tra i quali Chianetta, hanno cercato di reclutare tra le sue fila anche con modalità criminose, varie personalità politiche, apportando un contributo (quantomeno come bacino di voti) da sfruttare per le elezioni amministrative o regionali». L’adesione, a volte, è stata preceduta da un propedeutico transito nei Gruppi Misti.
«La pratica del trasformismo politico – si legge nella misura cautelare – sarebbe lecita, atteso che l’eletto non deve rendere conto al partito che lo ha candidato o all’elettore che lo ha votato ma quando la stessa sia conseguenza di una valutazione ideologica e non, come emerge dalle indagini, quando detto cambio di casacca (in favore del Movimento VIA), sottenda illecite promesse o percezioni di utilità». Secondo l’accusa, i corsi di formazione tenuti da CE.SI. FO.P. e dall’Associazione Tai consentivano a Papania e al suo gruppo di utilizzare, quale merce di scambio, i posti di lavoro (come docenti/tutor) da creare all’avvio dei corsi di formazione in ambito comunitario o regionale». I beneficiati – è emerso dalle indagini – non avrebbero avuto i requisiti necessari per la posizione da ricoprire e per ovviare compilavano di falsi curricula. L’inchiesta ha svelato anche un uso improprio dei fondi europei incassati da alcuni enti di formazione controllati da Papania. Lo stesso ex senatore, già detenuto a Pagliarelli, il suo candidato alle regionali Angelo Rocca, il marsalese Ignazio Chianetta e Manfredi Vitello di Cinisis, vice-presidente d Cesifop, son finiti ai domiciliari.
Occupa abusivamente un alloggio popolare a Marsala, scatta l’arresto
Avrebbe occupato abusivamente un alloggio popolare che era stato assegnato ad una donna e alla figlia minorenne. Un pregiudicato marsalese è stato arrestato dalla polizia nell’ambito di una indagine per combattere il fenomeno degli immobili dello Iacp occupati abusivamente, Interessato il quartiere Amabilina, a Marsala. L’uomo è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare. Secondo le indagini madre e figlia sarebbero state minacciate affinché lasciassero libera la casa che gli era stata assegnata. Casa che poi l’indagato avrebbe di fatto occupato, danneggiando il portone d’ingresso. Quando i poliziotti si sono recati nella sua abitazione per notificargli il provvedimento restrittivo avrebbe tentato di disfarsi di una pistola giocattolo priva di tappo rosso e della canna di un fucile, lanciandoli dalla finestra. Sequestrate anche due pistole ad impulsi elettrici e un coltello di grosse dimensioni. La casa è stata sequestrata e riaffidata allo Iacp. Per il marsalese il giudice aveva disposto gli arresti domiciliari, ma essendosi rifiutato di indossare il braccialetto elettronico è stato tradotto in carcere
Allenta tra mafie. Chiesto il carcere per parente di Messina Denaro
Il tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della Dda che ha richiesto la custodia cautelare in carcere per Paolo Aurelio Errante Parrino una delle figure principali della maxi inchiesta «Hydra» su una presunta alleanza tra Cosa Nostra, ’ndrangheta e camorra. Parrino, 77 anni, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il «punto di raccordo» tra il presunto «sistema mafioso» in Lombardia e il «capo dei capi» Matteo Messina Denaro, che era anche suo cugino da parte di madre. Le indagini hanno portato alla scoperta ad una presunta associazione tra le tre mafie. Il Gip un anno fa, aveva rigettato 142 istanze di misura cautelare su 153, disponendo 11 arresti, bocciando l’accusa di associazione mafiosa come «consorzio» delle tre mafie, ribattezzato dai pm «sistema mafioso lombardo». La Dda ha fatto ricorso su un totale di 79 posizioni. Una serie di ordinanze sono state depositate nei giorni scorsi e ora il Riesame ha notificato anche quelle in accoglimento di altri ricorsi sulla custodia cautelare in carcere per Bernardo, Domenico e Michele Pace. Questi ultimi, così come Errante Parrino e gli altri, potranno, però, impugnare la decisione, che non è immediatamente esecutiva, in Cassazione. Venne abbassata il 24 marzo scorso, con la pietosa bugia (“Chiuso per restauro”) scritta su un foglio a penna, la saracinesca del bar Las Vegas di Abbiategrasso di Errante Parrino.