Fine settimana all’insegna di intitolazione di strade. Domani pomeriggio alle 16,30 intitolazione della rotatoria nei pressi del primo cimitero a Vincenzo Ciacio pioniere dell’industria alimentare che ha fondato l’azienda dl latte Ciacio poi Sipal. Latte pastorizzato, consegna a domicilio in bottiglie di vetro sino ad arrivare al tetrapak. Domenica alla 10 intitolazione di una via in contrada Gammara a don Giuseppe Falzone, fondatore dell’opera salesiana Don Bosco Alcamo 1968-1972, ancora molto attiva ad Alcamo. Seguirà la messa nella parrocchia Anime Sante alle 12.
Cassazione annulla due condanne per il giornalista trapanese Aldo Virzì
Si è conclusa in Cassazione, con una ampia riforma dei precedenti due pronunciamenti giudiziari, la querela per diffamazione che il giudice Caterina Brignone aveva presentato contro il giornalista trapanese Aldo Virzì. La Cassazione ha cancellato, e senza rinvio, la condanna del giornalista Virzì, pronunciata a Caltanissetta, dal Tribunale prima e della Corte di Appello dopo, almeno per due dei tre capi di imputazione, con la formula “ perché il fatto non costituisce reato”. Virzì, all’epoca dei fatti, luglio 2020, direttore del quotidiano on line TVIO di Trapani, aveva scritto un articolo dal titolo “Le nebbie ericine”, a proposito dell’indagine che aveva visto coinvolta il sindaco di Erice Daniela Toscano, relativamente allo scandalo dei parcheggi. Il giornalista Virzi, difeso in tutti i gradi di giudizio dall’avvocato Donatella Buscaino, con la motivazione che “IL FATTO NON COSTITUISCE REATO” su due dei tre capi di imputazione.Virzì è stato condannato a pagare 700 euro e a risarcire il gip con 10 mila euro ( e non 20 mila).
Due morti sul lavoro, schiacciati da un traliccio a Mazara. Scattano cinque condanne
Il Tribunale di Marsala ha emesso una sentenza di condanna, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di cinque imputati per omicidio colposo, in relazione alla tragica morte di Giuseppe Romeo e Vincenzo Miraglia, i due operai schiacciati da un traliccio crollato a Mazara nel 2017. Il reato è stato commesso a causa della mancata osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro, è critto in una nota della Procura della Repubblica di Marsala. La vicenda risale al febbraio 2017, quando, a Mazara del Vallo, Romeo e Miraglia persero la vita mentre stavano lavorando sul traliccio di un’antenna Monocone Granger 1794, a circa 18 metri di altezza. I lavori, commissionati da Telecom Italia S.p.a. a Comtel S.p.a., erano stati subappaltati a Romeotel s.a.s. Durante lo smontaggio e la manutenzione dell’antenna, il traliccio crollò, travolgendo i due operai. Le indagini, condotte dal commissariato di pubblica sicurezza di Mazara del Vallo e dal servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’ASP di Trapani, hanno portato all’accertamento di gravi violazioni delle norme di sicurezza, sui luoghi di lavoro.
L’esito del processo ha dimostrato – scrive la Procura- che l’omicidio colposo è avvenuto in un contesto caratterizzato da presenza di una squadra di operai priva, almeno in parte, delle competenze tecniche necessarie per svolgere i lavori in sicurezza. L’adozione formale, ma non sostanziale, di documenti come il Piano di sicurezza e coordinamento e il Piano operativo di sicurezza che si sono rivelati inadeguati, scrive la Procura. I cinque imputati, tutti coinvolti a vario titolo nell’appalto e nella gestione del progetto, sono stati condannati. Fabrizio Silvestri, committente dei lavori per Telecom Italia S.p.a., condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Francesco Lupo, progettista, direttore dei lavori, responsabile dei lavori e coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Luca Bersani, legale rappresentante di Comtel S.p.a. e datore di lavoro fino al 1° dicembre 2016, condannato a 3 anni di reclusione. Vincenzo Cassese, legale rappresentante di Comtel S.p.a. e datore di lavoro dal 1° dicembre 2016, condannato a 3 anni di reclusione. Lucia Priore, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di Comtel S.p.a., condannata a 3 anni di reclusione. Gli imputati sono stati assolti dall’accusa di lesioni personali colpose nei confronti di Domenico Firriolo, un altro lavoratore coinvolto nell’incidente, perché il fatto non sussiste.
Incidente stradale, famiglia alcamese finisce in ospedale
Un’intera famiglia finisce in ospedale per un incidente causato da una grave imprudenza: non avere rispettato lo stop per immettersi sulla trafficatissima strada provinciale che conduce ad Alcamo Marina. A finire in ospedale padre, madre e due figli della famiglia di Francesco Pipitone, nota ad Alcamo perché titolare della multisala Starplace e del cinema Esperia. L’incidente allo svincolo della bretella che conduce alla A-29. La Fiat Panda sulla quale viaggiava la famiglia stava procedendo sulla strada per Alcamo Marina. All’altezza dello svincolo è uscita improvvisamente un’auto per immettersi sulla provinciale senza rispettare la precedenza. L’urto è stato inevitabile. Sull’auto investitrice, presa a noleggio, viaggiava una coppia di svizzeri per turismo. L’auto ha centrato il parafango anteriore destro della Panda che se l’avesse centrata le conseguenze per i quattro occupanti sarebbero state molto più gravi. Tutti e quattro sono finiti in ospedale e sul posto hanno operato quattro ambulanze più la polizia municipale per i rilievi di legge. Hanno riportato contusioni in varie parti del corpo con prognosi riservata. Il figlio di sei anni oltre a contusioni ha riportato la frattura del braccio destro. Si trova ricoverato all’ospedale Villa Sofia.
Quella dei Pipitone è una nota storica famiglia che ha gestito sempre sale cinematografiche. Francesco Pipitone rappresenta la terza generazione. Una tradizione familiare che dura da quasi ottant’anni, con la gestione di cinema: prima l’Ideal, l’arena Ciullo, e poi l’Esperia. Francesco con un investimento non indifferente ha realizzato una multisala tecnologicamente all’avanguardia in contrada San Gaetano inaugurata nel novembre del 2019. La moglie Vincenza Lungaro organizza iniziative culturali e sociali col progetto “Cinema scuola”. anche per l’anno 2024-2025 con studenti protagonisti dei laboratori, incontri con critici cinematografici per parlare di cinema a 360 gradi. Presto partiranno corsi che si concluderanno con la realizzazione di un cortometraggio. E all’Esperia iniziata la Rassegna del martedì con la proiezione di dieci film, al costo di tre euro a biglietto.
Aggiudicazione di appalti. L’Ance Sicilia: “Poca trasparenza, vanno fatte le gare”
Ance Sicilia lancia l’allarme trasparenza: nel 77% dei casi sono stati aggiudicati appalti per importi da 1 milione a 5,538 milioni senza una gara aperta a tutti; e nel 97% dei casi il criterio di esclusione delle offerte anomale sarebbe sempre lo stesso. Il Consiglio generale dell’associazione dei costruttori dell’Isola del vicepresidente nazionale, Domenico De Bartolomeo, su temi che vanno dal correttivo al Codice dei contratti pubblici che non ha risolto il problema della concorrenza negli appalti e quello della revisione prezzi, al recepimento in Sicilia del decreto legge Salva casa e alla legge urbanistica regionale. Proprio in tema di «scarsa concorrenza negli appalti», l’Ance Sicilia ha lanciato l’allarme trasparenza nell’Isola. Infatti, è ormai prassi che, per le opere di importo compreso fra un milione e 5,538 milioni di euro, le stazioni appaltanti preferiscano ricorrere alla procedura negoziata, prevista dal nuovo Codice dei contratti pubblici, alla quale viene invitato un numero ristretto di imprese scelte da un elenco, sfuggendo così alla libera partecipazione del mercato e a ogni possibilità di controllo preventivo dei criteri utilizzati per la selezione delle imprese. L’Ance Sicilia evidenzia che nel primo semestre di quest’anno quasi il 77% di lavori di importo compreso fra 1 milione e 5,538 milioni di euro sia stato aggiudicato senza una procedura aperta alla partecipazione di tutte le imprese interessate. L’associazione dei costruttori, quindi, con una nota ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, affinché intervenga sulle stazioni appaltanti raccomandando, nel nome della «massima trasparenza».. Aricò ha condiviso proposta e ha comunicato che sarà oggetto di una attenta valutazione in un incontro con Ance Sicilia che sarà convocato nei prossimi giorni. In Sicilia quest’anno, da gennaio a giugno, in riferimento ai soli progetti di importo da 1 milione a 5,538 milioni, risultano proposte appena 36 opere con procedura aperta per 81,7 milioni, pari al 23,23% dei casi. Invece risultano ben 119 casi di procedure negoziate per 260 milioni, pari al 76,77%. Di queste procedure si ha notizia solo dopo l’aggiudicazione o addirittura solo successivamente, in occasione del pagamento di stati di avanzamento dei lavori. Girano somme milionarie e tutto va fatto nella massima trasparenza per evitare possibili favoritismi.
Mazara del Vallo. La scomparsa di Denise, chieste nuove indagini
A chiedere nuove indagini, questa volta, è il padre legale, Tony Pipitone, l’uomo che Denise, la bimba di 4 anni sparita da Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004 e mai ritrovata, l’ha cresciuta. Come la madre della piccola, Piera Maggio, Pipitone non si è mai rassegnato alla scomparsa. E, a distanza di tre anni dall’ultima archiviazione disposta dal gip di Marsala, è tornato a chiedere ai pm di indagare. Quali siano gli elementi nuovi che giustificherebbero una riapertura del caso, condizione a cui la legge subordina nuove investigazioni, non è noto. “La Procura non ha ancora risposto, quindi c’è un segreto istruttorio”, risponde la legale di Pipitone, Luisa Calamia. Ma non essendoci una inchiesta, il segreto istruttorio ancora non esiste. Quello della scomparsa di Denise è uno dei casi di cronaca più oscuri degli ultimi anni. La piccola venne rapita mentre giocava sotto casa della nonna. Un sequestro commesso da chi, probabilmente, sapeva dove trovarla e la conosceva. Della scomparsa venne inizialmente accusata Jessica Pulizzi, figlia di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, padre naturale di Denise. La ragazza, per gli inquirenti, avrebbe agito per ritorsione nei conforti della Pipitone, “colpevole” di aver avuto una bimba dal padre, allora sposato con un’altra donna. Ma, dopo anni di processo, Jessica è stata assolta con sentenza ormai definitiva. Tra falsi avvistamenti, anonimi e nuovi spunti poi rivelatisi inconsistenti l’indagine è stata riaperta più volte, l’ultima nel 2021. L’opinione pubblica segue con interesse ed empatia la drammatica vicenda di cronaca”. Decine di trasmissioni sono state dedicate dal programma Chi l’ha visto? Il caso, nel 2021, era tornato all’attenzione dei media dopo la notizia data da una tv russa del ritrovamento della bambina, poi smentito dall”esame del dna. Intanto continuano a susseguirsi nove segnalazioni
Maxi-emergenze, potenziato il modulo sanitario della Seus 118. Castro: «Una dotazione all’avanguardia in Italia» (Intervista)
Potenziato il modulo sanitario della Seus 118 relativo ai soccorsi nelle maxi-emergenze. Utilizzabile negli eventi calamitosi- ad esempio terremoti, alluvioni, frane e inondazioni- e in incidenti con numero elevato di feriti, può contare anzitutto su un nuovo posto medico avanzato con due tende pneumatiche di grandi dimensioni (lunghe 10 metri, larghe 6 e alte 3) con impianto elettrico, pompa di calore, letti, elettromedicali (defibrillatori, ventilatori polmonari, aspiratori, ecografi) e carrelli sanitari.
Il rinnovato modulo sanitario può contare anche su 1 ambulanza MSA 4×4, 1 ambulanza MSB, 1 furgone da 9 posti ad uso speciale, 1 auto 4×4, 1 auto di “Coordinamento Soccorsi/Logistica” con gancio traino e 1 moto d’acqua “AIS” con carrello.
Badia Grande promuove il “Progetto Cittadinanza”, prima visita a Salemi (Interviste)
Parte da Salemi il “Progetto Cittadinanza”, promosso dalla Cooperativa Sociale Badia Grande, l’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di conoscenza del territorio, delle istituzioni e degli elementi fondamentali della cittadinanza.
Il progetto promosso dal Sai Marsala nei centri di Salemi, coordinato da Lorena Tortorici mira a creare le basi per futuri cittadini in una società sempre più aperta, multietnica ed inclusiva. I 20 beneficiari del Centro di Accoglienza di Salemi hanno visitato il Palazzo Municipale di Salemi. I giovani, provenienti da Mali, Niger, Guinea, Somalia e Bangladesh, sono stati coinvolti in un dialogo sulla città e le sue origini. La visita è stata un momento significativo per i beneficiari, che hanno potuto sentirsi accolti e apprezzati nella nuova comunità in cui vivono, grazie anche al ruolo della Cooperativa Badia Grande che, con il suo impegno costante, sta offrendo loro le competenze necessarie per integrarsi e contribuire positivamente allo sviluppo del territorio che li ospita.
Conferiti 2 elogi alle associazioni di volontariato di Calatafimi Segesta
Sono stati conferiti, da parte del sindaco di Calatafimi Segesta Francesco Gruppuso, gli elogi a ERA radioamatori Sezione Provinciale di Trapani – Calatafimi Segesta e Croce Rossa Italiana Comitato di Alcamo. A Era Radioamatori per la lotta agli incidenti boschivi e per le operazioni nelle emergenze di dissesto idrogeologico degli anni scorsi mentre alla Croce Rossa in particolare per avere attivato il Banco Alimentare oltre al sostegno nel servizio di assistenza sociale e sanitario.
Non si ferma a posto di blocco, arrestato 34enne di Marsala
I Carabinieri di Marsala hanno arrestato un pregiudicato 34enne marsalese, per resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, infatti, alla guida della propria autovettura, non si ferma al posto di controllo dei militari e si da alla fuga. Dopo un breve inseguimento, il 34enne abbandona l’auto cercando di fuggire a piedi, ma viene subito bloccato dai Carabinieri. A seguito della perquisizione l’uomo è risultato in possesso crack, poi sequestrato. Dopo l’arresto e l’udienza di convalida il 34enne è tornato in prova ai servizi sociali, misura cui era già sottoposto prima dell’arresto.