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venerdì, Maggio 2, 2025
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Ospedale di Alcamo, si ripara l’ apparecchio per i raggi X guasto da 15 giorni

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E’ uno dei primissimi esami quando si arriva in un ospedale. Parliamo dei raggi X, esame radiologico  essenziale per documentare eventuali lesioni ossee in genere, fratture in seguito a traumi. All’ospedale di Alcamo la media è di 30-35 al giorno, ma da oltre due settimane l’apparecchiatura è ferma per un guasto. Il reparto può effettuare soltanto TAC mentre per i raggi X bisogna recarsi o da privati o, in caso di accesso al pronto soccorso, essere trasferiti al reparto del Sant’Antonio Abate di Trapani. Disagi quindi notevoli per l’utenza visto che i controlli di eventuali fratture o lesioni sono quelli più frequenti in caso di incidenti di ogni tipo. La richiesta di  riparazione è stata immediatamente notificata all’Asp di Trapani e finalmente stamane al san Vito e Santo Spirito sono arrivati i tecnici che hanno iniziato le riparazioni, Pare che sia stata una scheda a mandare in tilt l’ apparecchiatura, Entro 24-36 ore il problema dovrebbe essere risolto per   dare piena funzionalità al reparto che si trova al pianterreno del nosocomio della via Crispi.

Ad Alcamo il fermo più clamoroso è stato quello del densitometro che per quasi un anno non venne più utilizzato a causa di auna serie di guasti che portarono l’ASP a dover acquistare un nuovo apparecchio. Il servizio, fermo dal febbraio del 2023 riprese la sua regolarità nel marzo dell’anno dopo. E nei giorni scorsi il guasto e stop agli esami radiologici che dovrebbero riprendere al più presto. La sanità italiana si trova da anni in grossissime difficoltà ma oggi sono notevolmente aumentate per i tagli a questo comparto operato dal governo Meloni. Apparecchiature  che necessitano di manutenzioni, carenza di medici e infermieri, anche oltre un anno per una visita in una struttura pubblica., Subito a pagamento. Questa è una delle conseguenza per i fondi ridotti al lumicino dal governo  e intano il 7 per cento della popolazione rinuncia alle cure per problemi economici e organizzativi. Il governo punta  sui privati aggravando l’allarme carenze della assistenza  sanitaria pubblica che dovrebbe essere la priorità per qualsiasi governo.

‘Memorie e futuro’, installazione artistica a Custonaci dove apparve la Madonna (Interviste)

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Si è concluso con un atto significativo il progetto “Custonaci: Memorie e Futuro”, attraverso l’inaugurazione di un’installazione artistica firmata da Bruno Melappioni. All’evento conclusivo hanno reso parte, oltre all’artista, il sindaco del Comune di Custonaci, Florinda Saieva, fondatrice di Farm Cultural Park, Maria Pia Zichichi, assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche sociali del Comune di Custonaci e il parroco don Antonio Peraino.  L’opera, che si staglia sul mare, in prossimità del porticciolo turistico a Cornino e con lo sfondo di Cala Bukuto, proprio dove, secondo la tradizione, approdò l’icona della Madonna di Custonaci, unisce in un dialogo il marmo locale – pietra identitaria e risorsa preziosa del territorio – con l’acciaio contemporaneo. La scultura raffigura una figura femminile gravida, realizzata in lastra metallica traforata, che emerge da un blocco di marmo di Custonaci, creando una metafora visiva: come Maria, madre divina giunta dal mare, anche questa figura incarna la sacralità della maternità e della vita che si rinnova.  L’iniziativa rappresenta anche un primo passo per la realizzazione di un nuovo spazio culturale, il Museo di Arte Contemporanea di Custonaci, un museo all’aperto, che si inserisce in un più ampio “Percorso museale dell’identità custonacese”.

Basket. Golfo, ampia vittoria (77-25). Difesa forte e attacco corale con Vella MVP

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Non soltanto la differenza evidente come organico e panchina lunga ma anche un grande fase difensiva e un gioco in attacco assolutamente corale. Così la Golfobasket ha vinto anche la seconda gara del campionato di serie B femminile sul parquet del PalaNabiolo, casa dell’UnìMe Messina. Nulla da fare per le peloritane che hanno tenuto soltanto nel primo periodo conclusosi 6-15 per le cestiste di coach Ferrara. Poi il solco è divenuto via via enorme con cifre da brividi negli ultimi due periodi: 40 punti della Golfo contro 9 delle messinesi. Il divario fra i due quintetti era già noto alla vigilia ma la squadra alcamese, già vittoriosa e convincente all’esordio contro San Matteo, è riuscita a crescere ulteriormente. La coralità del gioco è dimostrata anche dal tabellino con diverse cestiste in doppia cifra e andate a referto. Su tutte la trapanese Elena Vella, MVP del match, con 15 punti seguita da Samakvalovacon 14, Boiko e Sekulic a quota 12, Caliendo 8. Due gare disputate e vetta della classifica adesso solitaria alla luce della concomitante sconfitta di Viagrande e del turno di riposo della Stella Palermo. La B femminile è appena all’inizio ma ad Alcamo sta già facendo moltiplicare quell’entusiasmo avviato la scorsa stagione con il progetto Golfobasket. Un ritorno della passione e del pubblico che sarà testato domenica prossima al PalaTreSanti quando la squadra di coach Ferrara, palla a due alle ore 18, riceverà la formazione del Gonzaga Verga Palermo, già affrontata e battuta nel ‘primo memorial Pina Mancuso’. Poi, una settimana dopo, la difficile uscita sul parquet del Viagrande, società etnea che ha mischiato le carte tra fusioni e cambi di denominazione, ma che ha ancora una volta un organico di rispetto.

Un testo dedicato all’alcamese Giuseppe De Blasi eroe di guerra

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Da anni si è intestato un lungo percorso per raccontare le nefandezze consumate dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, dedicato soprattutto ai giovani. Lo scopo preservare la memoria prendendo lo spunto dal calvario di suo padre l’alcamese Giuseppe De Blasi che come molti altri internati militari italiani, non ha ceduto ai ricatti e alle lusinghe della Wermacht dopo l’8 settembre 1943 e da non collaborazionista fu fatto prigioniero. Le iniziative della figlia Piera De Blasi che due mesi fa ha scritto un testo dedicato a suo padre che da alcuni giorni è ospitato nel Laboratorio storico culturale dell’università la Sapienza di Roma, Denuncia la storia, ovvero l’arte  come veicolo  per il ricordo perenne degli internati. E che il ricordo di Giuseppe De Blasi è sempre vivo lo dimostra anche la solenne cerimonia per collocare una targa alla sua memoria. Si è svolta  a Padova presenti autorità civili, militari e religiosi. Una targa alla memoria dell’alcamese Giuseppe De Blasi è stata collocata nel Tempio dell’Internato Ignoto di Padova, definito il secondo altare della Patria.  Il Tempio custodisce le spoglie dell’Internato Ignoto, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. È stato costruito come ricordo delle vittime italiane della deportazione che, dopo l’8 settembre 1943, furono deportati nei lager nazisti e condannati al lavoro dea veri schiavi per l’economia tedesca. Ci sono quasi tremila piccole lapidi di marmo con incisi i nomi dei prigionieri e dei morti nei Lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. La targa di marmo  rimarrà a perenne memoria. Ad Alcamo nel gennaio dello scorso anno è stata  collocata una pietra d’inciampo in via Longarico n. 123, ultima abitazione dei fratelli Andrea e Giuseppe De Blasi deportati e internati in un lager nazista, decorati con medaglia d’onore. Tante le cerimonie dedicate a Giuseppe De Blasi.

La Festa dei morti, una tradizione lunga secoli, bus navetta gratuito ad Alcamo

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Domani la Festa di tutti i Santi, mentre la commemorazione dei defunti, si celebra il 2 Novembre di ogni anno. In Sicilia è una delle festività più sentite nonostante sia per tutti la Festa dei Morti. L’isola celebra questa giornata con uno spirito davvero unico rispetto al resto d’Italia. Non si tratta dello spirito goliardico lugubre di feste come Halloween che non ci appartengono. E stasera consumo di cascate di alcolici da parte dei giovani perché ogni occasione è buona per ubriacarsi. Per i siciliani il Giorno dei Morti è legato alla leggenda popolare che vuole che i defunti facciano visita ai loro cari durante la notte tra l’1 e il 2 novembre per portar loro dei doni. Così i paesi si animano di fiere, eventi e bancarelle ricolme di giocattoli e dolcetti tipici di questa festa oltre alle consuete candele votive da portare al cimitero e fiori, in dono ai propri cari defunti. La Frutta di martorana, dolci di pasta reale di mandorle, e i Pupi di zucchero dipinte caratterizzano queste giornate.

Ad Alcamo scattato il piano per l’uso dei cimiteri che fino a giorno tre novembre resteranno aperti  con orario continuato dalle  7,30 alle 17,30. E da stamane in funzione il parcheggio che si trova accanto al nuovo cimitero con spazi riservati ai disabili. Fino al 3 novembre è vietato l’ingresso a qualsiasi veicolo destinato al trasporto privato (anche per gli autoveicoli destinati al servizio di disabili muniti di permesso). Anche quest’anno sono previsti due autobus il 1^ e il 2 novembre per agevolare coloro che desiderano recarsi al cimitero e non possono farlo autonomamente. Il servizio è gratuito. Partenza da piazza della Repubblica. Anche quest’anno il 2 Novembre avrà luogo, la celebrazione eucaristica in onore dei Caduti in guerra e in suffragio dei defunti. La messa, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, sarà celebrata alle ore 10.30 da don Francesco Finazzo, presso il Sacrario dei Caduti  del cimitero Cappuccini Vecchi di Alcamo. Alla fine della celebrazione, le autorità si recheranno ad Alcamo Marina, presso la stele dedicata  ai carabinieri assassinati nella notte tra il 26 e 27 gennaio del 1976. Sarà deposta una corona di fiori. Da lunedì quattro novembre i cimiteri saranno aperti ai cittadini per le visite ai defunti tutti i giorni secondo gli orari consueti.

Energie alternative, inaugurati due impianti tra Marsala e Mazara. Coinvolti professionisti alcamesi (Interviste)

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Due nuovi impianti eolici e fotovoltaici sono stati inaugurati in contrada Matarocco, tra Marsala e Mazara del Vallo. Sono stati realizzati dalla A2A con la supervisione di Legambiente. Alcamesi gli studi professionali che si sono occupati della progettazione e della direzione dei lavori per il nuovo impianto fotovoltaico.  Il nuovo sistema eolico di Matarocco è costituito da 8 turbine collocate per sfruttare al meglio le correnti dell’area, con una capacità complessiva di 30 MW e una produzione annua stimata di circa 79 GWh, pari al fabbisogno di energia di 26.000 famiglie. Grazie alla sua efficienza, consentirà di evitare l’emissione di circa 31.600 tonnellate di anidride carbonica. Il parco fotovoltaico è invece esteso su una superficie di 14,8 ettari con una capacità installata di 12,6 MW. Si prevede che produrrà 25 GWh di energia nel 2025, il fabbisogno medio di 8.300 famiglie. I due progetti sono inoltre  protagonisti della XXV tappa della campagna nazionale di Legambiente “Cantieri della Transizione Ecologica.” Storie di cantieri, progetti e innovazioni che investono su decarbonizzazione, sostenibilità ambientale ed economia circolare.

“Violenza sessuale”, confermata pena a poliziotto alcamese

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I giudici della Corte d’appello di Palermo, sezione Terza, hanno  confermato ieri  la condanna ad undici anni inflitta in primo grado ad un poliziotto, oggi sessantunenne,  allora in servizio al commissariato di Pubblica sicurezza di Alcamo. I giudici hanno accolto la richiesta del procuratore generale.  Il poliziotto alcamese era finito in carcere nel settembre di quatto anni fa con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia di una figlia adottiva. Confermata anche la condanna a quattro anni per la moglie, una casalinga alcamese, sotto processo per maltrattamenti. La vicenda venne a galla dopo la denuncia della ragazza ai carabinieri di Balestrate  dove era andata ad abitare. Gli avvocati Pietro Riggi e Mario Vitiello per il poliziotto e Anna Maria Benenati per la moglie, hanno preannunciato il ricorso in Cassazione. Nelle arringhe hanno sostenuto “che non ci sono stati mai atti di violenza sessuale ma solo forse qualche tentativo di palpeggiamento La ragazza non aveva mai raccontato niente nessuno, ciò solleva qualche perplessità e la vicenda emerse solo dopo la denuncia”. La sentenza è stata emessa dopo un’ora di camera di consiglio. L’arresto del poliziotto, nel settembre del 2020, fece molto scalpore e non soltanto ad Alcamo. L’uomo, da allora, si trova nel  carcere di Trapani.

Villa Rosina a Trapani, sei arresti, anche un calabrese. Cocaina per un milione di euro (Intervista)

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Droga per un valore di oltre un milione di euro, pistole con matricole abrase e ben 100.000 euro in contanti custoditi in casa. Questo il risultato dell’ennesimo blitz messo a segno dai carabinieri della compagnia di Trapani a Villa Rosina, quartiere popolare già al centro di numerose altre operazioni anti-droga. Le indagini sono scattate da una perlustrazione della zona durante la quale i militari dell’arma hanno notato un gruppo di persone di cui facevano parte due noti spacciatori trapanesi, più volti arrestati dalle forze dell’ordine. Sono così stati arrestati in flagranza di reato, 6 persone: quattro trapanesi con precedenti specifici (un 50enne, due 37enni e un 36ene, e un diciottenne incensurato. In carcere è finito anche un calabrese di 50 anni residente nella Locride. Per tutti le accuse sono di detenzione di  stupefacenti e di armi clandestine. Nel momento in cui i carabinieri, notando i due soggetti, decidevano di procedere all’identificazione di tutto il gruppo,  il più giovane ha cercato di disfarsi di tre buste in cellophane lanciandole poco lontano. Gli uomini dell’Arma le hanno però raccolte constatando che contenevano circa un chilo e mezzo di cocaina.

Dalle successive perquisizioni e nella disponibilità del 50enne calabrese, venivano rinvenute tre buste in cellophane contenenti la somma contante di 22.000 euro. Dai susseguenti blitz nelle rispettive abitazioni sono state anche ritrovate due pistole cal. 7,65 con matricola abrasa, circa 150 cartucce del medesimo calibro, bilancino di precisione occultati all’interno di una cantina, altri involucri di cellophane contenenti cocaina, per un peso complessivo di cica 2 kg; centomila euro in contanti confezionati in buste di cellophane e nascoste nella casa del diciottenne. Tutti gli arrestati sono stati accompagnati al carcere di San Giuliano  mentre per il giovane di 18 anni è scattata la misura degli arresti domiciliari.

30 anni senza stipendio, agente penitenziario trapanese ottiene risarcimento

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Ha atteso 30 anni senza stipendio e numerose sentenze per essere assegnato a un altro ruolo per motivi di salute ed ottenere le mensilità arretrate. Protagonista della vicenda un agente delle polizia penitenziaria che nel 1992 aveva chiesto di essere trasferito in un ufficio del ministero di Trapani per ragioni di salute. Dopo ricorsi al Tar e al Cga soltanto nel 2012 il ministero ha fissato la visita e poi ha dichiarato idoneo l’agente e inserito in ufficio. Fino a quell’anno però l’uomo non aveva ricevuto alcuna retribuzione. Adesso la sentenza definitiva che ha concesso all’agente penitenziario trapanese la somma di 155.000 euro.

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