Confermata quasi in toto, dalla Cassazione, la sentenza di secondo grado emessa, nell’ottobre dello scorso anno, a carica di cinque imputati coinvolti nell’operazione antimafia Ruina e che avevano scelto il rito abbreviato. Confermato quindi l’alleggerimento di pena, rispetto al primo grado di giudizio, per Nicola Pidone, ritenuto dagli inquirenti al comando della famiglia mafiosa di Calatafimi. La Suprema Corte per il boss ha ribadito 16 anni e 4 mesi. Per il vitese Rosario Leo 10 anni e 10 mesi. La Cassazione ha comunque disposto il rinvio in appello per un paio di capi di imputazione. Quello a carico di Gaetano Placenza, altro calatafimese, riguardante l’aggravante delle armi, e l’altro riguardante Domenico Simone, già scarcerato, accusato di avere favorito incontri fra pregiudicati. La Cassazione ha anche confermato la condanna per tutti gli imputati (Pidone, Leo, Placenza, Chiapponello e Simonte) al pagamento di mille euro, in solido fra di loro, delle ulteriori spese di costituzione e difesa sostenute dalla parte civile costituitesi. Il rito abbreviato di primo grado aveva disposto due assoluzioni per Andrea Ingraldo e Vincenzo Ruggirello, il primo perché il fatto commesso non costituisce reato e il secondo perché il fatto non sussiste. Ruggirello, 54 anni, agente di polizia penitenziaria al carcere di Palermo, era accusato di rivelazione di segreti di ufficio con l’aggravante di aver favorito cosa nostra. Nell’ambito delle indagini che portarono all’operazione ‘Ruina’ ricevette un avviso di garanzia anche il sindaco dell’epoca, Antonino Accardo, che immediatamente rassegnò le dimissioni dalla carica. La sua posizione è stata poi archiviata. L’ex primo cittadino di Calatafimi non ha commesso alcun reato.
Gibellina la ‘Capitale Italiana dell’arte contemporanea’. Un milione di fondi
Gibellina ce l’ha fatta. Sarà infatti la cittadina belicina la capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026. L’annuncio è arrivato questa mattina dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione della cerimonia di proclamazione del comune scelto tra i 5 finalisti, Gibellina appunto assieme a Pescara, Carrara, Gallarte e Tod. In tutto erano state 23 le proposte di candidatura arrivate al ministero. Il prestigioso titolo è stato assegnato dalla giuria all’unanimità al comune belicino. Al momento della proclamazione un urlo di festa si è levato nell’aula consiliare di Gibellina gremita di persone e all’interno della quale è stato allestito uno schermo per assistere alla diretta della cerimonia. In prima fila c’erano, tra gli altri, Roberto Albergoni che col suo staff ha scritto il progetto «Portami il futuro», il presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia e il presidente del distretto turistico Sicilia occidentale Rosalia D’Alì. Con il conseguimento del titolo di capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026 a Gibellina arriverà un finanziamento di un milione di euro. “Il primo grazie va a Ludovico Corrao che ha dato un’identità a una città distrutta dal terremoto – ha detto il sindaco Salvatore Sutera. – Premiare Gibellina ha il valore di un messaggio chiaro: da momenti buii, come da noi è stato il terremoto, si può rinascere”. “Si chiude la prima tappa di un percorso ambizioso pensato con grande lungimiranza politica – ha detto il ministro Gulli -: l’istituzione di questo riconoscimento vuole rendere un tributo al genio italiano, è il contributo del governo per restituire all’Italia e ai suoi abitanti la consapevolezza di essere l’Italia. Ha vinto Gibellina – ha concluso il ministro – ma sono state tutte candidature di altissimo livello”.
Dimensionamento scolastico, salari, dispersione e precarietà. CGIL scende in piazza
“Dimensionamento scolastico, salari troppo bassi, sovraccarico di lavoro del personale Ata, precarietà, dispersione scolastica, povertà educativa, spopolamento delle aree interne. La CGIL Scuola ritorna alla carica in Sicilia con queste ampie e importanti tematiche e le pone al centro dello indetto per domani, giovedì 31 ottobre, per tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca. Una grande manifestazione è prevista davanti la sede della Prefettura di Palermo. “Stiamo assistendo – ha detto Adriano Rizza, segretario generale in Sicilia per il sindacato scuola – – ad una drastica riduzione del numero delle autonomie scolastiche. Solo negli ultimi tre anni la Sicilia ne perde circa 100. Questo comporta un taglio del personale e un aumentare del carico di lavoro che si ripercuote sull’organizzazione dei servizi scolastici”. “C’è poi una questione salariale – ha aggiunto il cigiellino – mai risolta.
Siamo nella fase del rinnovo del ccnl 2022/2024 e ci viene proposto un aumento imbarazzante del 5,78%, rispetto ad un’inflazione che viaggia intorno al 18%. Ciò vuol dire perdere 3.500 euro circa all’anno di potere d’acquisto. Va ricordato a tal proposito che il salario del comparto scuola è al di sotto non solo della media europea, ma anche degli altri settori del pubblico impiego, sebbene nella scuola registriamo il più alto numero di lavoratori laureati”. “A questo – prosegue Adriano Rizza – si aggiunge la piaga del precariato che condanna decine di migliaia di lavoratori all’incertezza e per il quale chiediamo un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi e soprattutto pari diritti tra personale di ruolo e precari”. Una realtà, secondo la GIL Scuola – aggravata in Sicilia da un contesto segnato da una percentuale altissima di dispersione scolastica e povertà educativa, caratterizzata dallo spopolamento che ha causato negli ultimi 20 anni la fuga di ben 300.000 persone, di cui 200.000 sotto i 35 anni”. Il segretario Rizza ha quindi invitato tutto il personale della scuola ad aderire allo sciopero e a partecipare, domani, a Palermo, alla manifestazione regionale”.
Trecento studenti approfondiscono finanziaria regionale. Coinvolte 5 facoltà di Palermo (Interviste)
Più di 300 studenti universitari ad ascoltare come funziona una finanziaria regionale con la sua organizzazione aziendale, i bilanci, i controlli interni ed esterni e le possibili opportunità per chi vuole avviare un’impresa. Nell’aula magna dell’Università di Palermo i funzionari di Irfis Finsicilia sono “saliti in cattedra” per una lezione agli studenti di Economia ma anche Architettura, Giurisprudenza, Scienze Politiche e Ingegneria.
Nuovo ambulatorio specialistico a Mazara del Vallo dedicato alla Moxibustione
L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani potenzia l’offerta sanitaria con l’attivazione di un nuovo ambulatorio specialistico dedicato alla Moxibustione, la manovra di riavvolgimento per il feto in posizione podalica. Il servizio funziona presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo. La moxibustione è un trattamento privo di rischi che raggiunge la massima efficacia fra la 29esima e la 34esima settimana di gravidanza. L’Ambulatorio dedicato alla Moxibustione è attivo tutti i giorni presso all’ospedale mazarese presso il reparto diretto dal primario Massimo Di Liberto. Per le prenotazioni bisogna chiamare il numero 339/4494401, tutti i giorni dalle 8 alle 14.
ASP di Trapani indice corso di formazione. Spazio per 60 partecipanti, anche volontari
Sempre attuali, nelle nostre zone, i fenomeni del randagismo e dell’abbandono di animali d’affezione. Problemi che non riescono ad essere debellati nonostante il grande impegno delle associazioni di volontariato. Alla luce di tali considerazioni l’ASP di Trapani ha deciso di avviare un corso di formazione su randagismo e animali d’affezione rivolto a 60 partecipanti esterni all’azienda sanitaria provinciale. Il corso è stato organizzato soprattutto per gli operatori dei comuni della provincia addetti alla gestione del #randagismo, ma è aperto anche a operatori di vigilanza territoriale, allevatori, addestratori, gestori di pensioni per cani, commercianti di cani e animali d’affezione, animalisti, personale addetto alla cattura dei cani o alla gestione dei rifugi. “L’Azienda sanitaria trapanese – ha detto il direttore genarle Ferdinando Croce – vuole favorire la corretta convivenza tra uomo e animale, promuovere la prevenzione del randagismo, la protezione e la tutela degli animali di affezione, e il rispetto delle loro esigenze fisiologiche ed etologiche”. Il corso si svolgerà al Palazzo Quercia della Cittadella della Salute, a dicembre, nei giorni 2, 4, 6 e 9 dicembre, dalle ore 14:00 alle 18:30. Le domande dovranno pervenire entro il 25 novembre prossimo al Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – Unità operativa semplice Igiene allevamenti e produzioni zootecniche sia bervi manu o tramite mail a siapz.trapani@asptrapani.it.
Ville e appartamenti, boom di richieste ad Alcamo
Antichi palazzi come quello in stile liberty in piazza Bagolino che torna al suo antico splendore. Alcamo è un cantiere a cielo aperto e ciò rappresenta il buono stato dell’economia locale. Lavori di ristrutturazione e di rifacimento di abitazioni grazie anche all’ecobonus. Ville e appartamenti si vendono già sulla carta. Continuano a proliferare discount, centri commerciali e supermercati che ora sfiorano la ventina. Alcamo ha un altro primato: è la capitale dell’arrivo di auto usate che poi vengono smistate ai commercianti di buona parte della Sicilia. Le principali richieste degli acquirenti benestanti sono due: ville o antichi palazzi della ricca borghesia. E oggi puntiamo l’attenzione sulle ville e appartamenti. Le ville con prezzi che variano, a seconda le zone, da 350 mila a 500 mila euro si vendono sulla carta. Sei sorgeranno nella contrada Tre Noci-Maruggi, sei contrada Palma, 4 a Palmeri e otto a Sant’Anna. Due ville nella via per Monte Bonifato già vendute. Ne resta un’altra. Prezzo attorno a 600 mila euro. Quasi tutti venduti appartamenti da iniziare o in fase i costruzione con prezzi dai mille e 500 ai mille e 700 a metro quadrato. Otto in corso dei Mille. Dodici nella via Porta Palermo, otto nella via Gaetano Martino, 14 accanto al Palazzo dei vetri. Trattative in corso per acquistare un’area di 5 mila metri quadrati in via Madonna del Riposo dove potranno essere costruiti oltre 100 appartamenti. Intanto entro un mese aprirà un nuovo supermercato in via Madonna del Riposo e uno nuovo sorgerà in contrada San Gaetano.
Resta in Sicilia uno dei fedelissimi di Matteo Messina Denaro, non potrà però allontanarsi da casa
Resta in Sicilia uno dei fedelissimi di Matteo Messina Denaro. Annullato il divieto di dimora per Calogero Guarino che sarebbe dovuto andare via dall’Isola dopo essere stato scarcerato per decorrenza dei termini nonostante la condanna per mafia. La decisione arriva a causa delle condizioni di salute di Guarino che è cieco. La Corte di appello di Palermo dopo la condanna a 8 anni e la scarcerazione aveva applicato per l’uomo, così come per altri otto condannati scarcerati, il divieto di dimora in Sicilia. Adesso la nuova ordinanza che ha dato il via libera alla permanenza in Sicilia del castelvetranese che però non potrà allontanarsi da casa dalle 20 fino all’indomani mattina.
Trapani. Aggredito, rapinato e accoltellato, vittima un tunisino
Aggredito, rapinato e accoltellato. E’ accaduto, la scorsa notte, a Trapani. I malviventi dopo la coltellata, erano in tre. Sono fuggiti con il portafogli, facendo perdere le tracce. Vittima, un tunisino costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate per una ferita da arma da taglio ad un braccio. Era appena uscito dal Sant’Antonio Abate dove era ricoverata la moglie che aveva partorito. Armati di coltello lo hanno ferito ad un braccio, impossessandosi del suo portafogli contenente denaro e documenti.