“Oro Bianco”, i processi sono due ed entrambi a Trapani. Uno potrebbe traslocare

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Sono diventati due i processi scaturiti dall’operazione antidroga ‘Oro Bianco’ avviata dalla polizia del commissariato di Alcamo e sfociata in arresti e altre misure cautelari nell’ottobre dello scorso anno.  ‘Oro Bianco 1’, che vede tra gli imputati Francesco e Giuseppe Di Giovanni, padre e figlio, aveva avuto inizio per competenza territoriale dinanzi al tribunale collegiale di Palermo in quanto le indagini erano state coordinate dalla Direzione Distrettuale AntiMafia.

I legali hanno però sollevato eccezioni sulla territorialità e hanno contestato l’ipotesi di reato di associazione mafiosa. ‘Oro Bianco 1’ è stato quindi trasferito a Trapani dove adesso sono stati conferiti gli incarichi ai periti che dovranno analizzare le intercettazioni ambientali e telefoniche. Prossime udienze fra gennaio e febbraio. Sempre al tribunale di Trapani, dinanzi al GUP Massimo Corleo, si sta svolgendo l’udienza preliminare del processo ‘Oro Bianco 2’.

Anche qui è stata sollevata l’eccezione di competenza territoriale in quanto alcuni fatti al centro dei reati contestati si sarebbero svolti nel partinicese e quindi in provincia di Palermo. Nell’udienza già fissata per il 23 gennaio il giudice dovrà scogliere la riserva e stabilire quindi se il processo dovrà andare avanti al palazzo di giustizia trapanese oppure trasferirsi in quello palermitano. Poi gli avvocati degli imputati dovranno scegliere il rito ordinario o quello abbreviato.

Possibili anche alcune richieste di patteggiamento. L’attività investigativa della squadra anticrimine della polizia di Alcamo, venne avviata nella primavera del 2017 e si concluse nell’estate del 2019. Il vasto traffico di droga, secondo gli inquirenti era capeggiato, oltre che dai Di Giovanni, anche da un altro alcamese, Giuseppe Vilardi, e dal partinicese Gioacchino Guida. Gli indagati, dopo l’arresto di Giuseppe Di Giovanni nell’ambito dell’operazione Freezer, sarebbero riusciti a consolidare contatti già avviati con narcotrafficanti operanti nell’Italia centrale e in particolar modo a Latina e provincia.