Il cambio del collegio difensivo da parte di due imputati ha fatto slittare al prossimo trenta aprile la sentenza, che era prevista per domani, Sentenza che dovrà emettere la Sezione IV della Corte di appello di Palermo nei confronti di sette imputati nei cui riguardi scattarono le ordinanze di custodia cautelare per l’operazione antidroga del 2019 ad Alcamo denominata “Oro bianco”. I due imputati sono il partinicese Gioacchino Guida al quale sono stati inflitti in primo grado 17 anni, 9 mesi e 10 giorni, difeso dagli avvocati Turrisi e Martorana. Altro imputato per il quale terranno l’arringa i difensori Rizzuto e Sottosanti, è l’alcamese Antonino Vilardi condannato ad otto anni. Sono sette gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, tutti condannati in primo grado e per i quali il procuratore generale ha chiesto la conferma delle pene. Pesanti le condanne inflitte dal gup del tribunale di Palermo. Sono accusati a vario titolo di spaccio, traffico di droga e di estorsione. La pena più alta: 17 anni e nove mesi venne inflitta all’alcamese Giuseppe Di Giovanni, ritenuto dalla polizia di Alcamo che condusse le indagini, il capo dell’organizzazione, Queste le altre condanne. Due anni e otto mesi a Nicolò Rocca. Francesco Camarda condannato a 4 anni più al pagamento di 17 mila euro di multa. Vincenzo Savallo due anni più 10 mila euro di multa. Dieci mesi e venti giorni più mille euro di multa per Noemi Maria Vilardi. L’avvocato Porretto chiederà la riforma della sentenza di primo grado per Nicola Rocca essendo stato assolto dal reato associativo. E’ stato già sentito tre volte dai PM del tribunale di Trapani, il commissario Ignazio Coraci della polizia di Alcamo, che ha condotto le indagini che portarono a mettere a segno l’operazione “Oro Bianco” ed a sventare un grosso traffico di droga dal Lazio alla Sicilia, soprattutto nel territorio fra Partinico ed Alcamo. A Trapani si celebra il processo a carico di dodici imputati della stessa operazione che hanno scelto il rito ordinario.
