Lauree false, Bosnia chiede arresto per Salvatore Messina. Professore irreperibile

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Per i falsi diplomi di laurea in medicina rilasciati da una Università internazionale “fantasma” attiva a Gorazde, la procura della Bosnia Erzegovina ha spiccato sette mandati di cattura. Fra questi uno a carico di Salvatore Messina, ex presidente dell’Ente Turismo di Palermo e già accusato di truffa di fondi europei nell’ambito dell’inchiesta che, nei primi anni duemila, raggiunse l’associazione Innova che aveva sede in zona Sasi a Calatafimi-Segesta. Le false lauree rilasciate dalla presunta università italo-bosniaca sarebbero state poi utilizzate in vari Paesi, fra cui Italia, Svizzera, Croazia, Serbia, Libia. Al centro dell’organizzazione, anche per la magistratura bosniaca, ci sarebbe proprio Salvatore Messina, nativo di Marsala ma da sempre residente a Palermo, che è divenuto uccell di bosco in quanto risulta irreperibile. Il noto formatore è indagato anche in Italia per truffa a centinaia di studenti e la promessa di lauree rilasciate dalla presunta università italo-bosniaca e per truffa alla Unione Europea che avrebbe elargito fondi per i suoi corsi di formazione. Numerose perquisizioni sono state effettuate in diverse città bosniache quali Sarajevo, Zenica, Gorazde e  Konjic.

Dopo i vari articoli di stampa, sul sito del dipartimento di studi europei Jean Monnet è apparsa una schermata che annunciava la decisione di “sospendere tutte le attività fino a quando non verrà chiarita la regolarità di tutte le azioni svolte dal Dipartimento” alla luce “delle informazioni giornalistiche pubblicate e dll’atto di diffida del Ministero dell’Università consegnato il 22 febbraio″. Adesso ciqnuanta degli studenti truffati  presenteranno una class action davanti al tribunale di Londra, dove ha sede una delle società in cui confluivano le somme pagate dagli iscritti ai corsi. L’azione collettiva è finalizzata alla richiesta di risarcimento del danno causato anche dall’aver frequentato inutilmente, per anni,   corsi privi di qualunque valore legale. Sono stati in centinaia tra il 2022 e il 2023 a iscriversi pagando costose rette annuali – fino a 20mila euro – per una laurea in Medicina, Odontoiatria e Farmacia, Veterinaria, Fisioterapia e Logopedia, Podologia, Ortottica e Infermieristica. Nel mirino dell’inchiesta della Procura di Palermo sono finiti anche alcuni ospedali presso i quali l’università garantiva il tirocinio agli studenti. Le indagini della procura della Bosnia-Erzegovina riguardano anche il figlio del professore Messina, Dario, e il marsalese Alessio Culotta, rappresentante della società “Italia è cultura srl”, rituenuto un prestanpome di Salvatore Messina. A capo di una delle società utilizzate  per far rientrare in Italia dall’estero i soldi pagati dagli studenti. Infine, a colmare il raggiro, il fatto che l’Istituzione di Goradze non risulta nemmeno in possesso dell’accreditamento nel Paese di origine, la Bosnia Erzegovina.