Operatori turistici, a Balestrate settore in affanno. ATB chiede una svolta ai candidati sindaci

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In apertura della campagna elettorale in vista delle amministrative del prossimo 12 giugno, arrivano, come di consueto, richieste e proposte da parte delle organizzazioni di categoria. Uscite che talvolta diventano anche duri attacchi e tracciano quadri poco confortanti. E’ il caso dell’associazione turistica Balestrate, organismo che racchiude una ventina di strutture ricettive della cittadina marinara. In una lettera inviata ai due candidati sindaco, l’uscente Vito Rizzo e la sua contendente Piera Chiarenza, il presidente dell’associazione, Rosaria Petruso, ha esordito chiedendo quali politiche per lo sviluppo turistico intendano implementare e a chi pensano di conferire l’apposita delega assessoriale. “Per tante, troppe amministrazioni – scrive l’associazione turistica Balestrate – nessuno si è curato di porre in essere un programma turistico del paese definito da trent’anni, ma solo a parole, a vocazione turistica. I risultati sono sotto gli occhi di tutti – scrive la Petruso – il paese è desolatamente povero!”.

Secondo l’associazione i cittadini sarebbero abbandonati all’assistenzialismo mentre gli imprenditori imprecherebberocontro il giorno in cui hanno deciso di fare attività a Balestrate. Solo un serio sostegno politico – sdecondo ATB – può consentire alle imprese turistiche di crescere creando ricchezza e posti di lavoro. “Noi operatori del settore riteniamo, e ci abbiamo creduto, che a Balestrate ci sono risorse da sfruttare (mare, spiaggia, boschi, posizione geografica). Tutte passano dal turismo. Auspichiamo – continua la rappresentante di un gruppo di attività ricettive – che vengano estirpate le cause della situazione in cui oggi versiamo e non che si cerchi di tamponarne gli effetti”.

“Demoralizzati per la situazione attuale e sfiduciati per le prospettive fino a questo momento rappresentate – conclude la lettera di Rosara Petruso ai due candidati a sindaco di Balestrate – restiamo in attesa di un confronto e di conoscere i programmi di sviluppo del territorio su cui ciascun candidato intenda fondare il consenso elettorale”.