Omicidio Bacchi, riesame si riserva di decidere su Cangemi. Altri indagati

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Il tribunale del riesame di Palermo, al quale in appello aveva presentato ricorso la procura, non si è ancora espresso sulla conferma degli arresti domiciliari o sul ritorno in carcere di Andrea Cangemi, il giovane partinicese accusato dell’omicidio del coetaneo e concittadino Francesco Bacchi. L’udienza si è svolta mercoledì alla presenza del difensore di Cangemi, l’avvocato Bartolo Parrino. Assente invece Alessandro Macaluso, il PM che sta conducendo le indagini su quella tragica nottata fra 13 e 14 gennaio. Al termine dei lavori il presidente della corte, il magistrato Antonia Pallardo, si è riservato di decidere. la sentenza dovrebbe comunque arrivare nel giro di pochi giorni. Intanto sul fronte delle indagini i carabinieri hanno quasi concluso il monitoraggio delle immagini della videosorveglianza e sono stati identificati altri giovani che presero parte alla rissa dalla quale scaturì l’uccisione di Bacchi. Sono dodici i ragazzi finora identificati mentre non ci sono certezze sul numero degli indagati, tra i quali anche un paio di minorenni.

La ricostruzione dei fatti sarebbe stata completata grazie proprio a quel filmato in cui si vede il gruppo di ragazzi uscire dalla discoteca Medusa, nei pressi della stazione ferroviaria di Balestrate, e dar vita alla violenta rissa. Gli investigatori sono riusciti a risalire ai partecipanti di quel tragico scontro fra gruppi di giovani costato la vita a Francesco Bacchi. A fare comunque maggiore chiarezza sulla morte del partinicese saranno i risultati dell’autopsia effettuata all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo pochi giorni dopo l’omicidio. I particolari più evidenti rilevati dai sanitari sarebbero grossi ematomi tra petto e collo e una grande ferita alla testa.  L’esame dovrà specificare comunque se la morte del giovane sia stata causata da uno dei due calci subiti o dall’impatto con il suolo dopo la caduta. Ai fini dell’accusa di omicidio preterintenzionale, comunque, non dovrebbe cambiare nulla. L’autopsia, infine, potrà dare chiarimenti su cosa abbia davvero scatenato la furiosa rissa, vale a dire il pericoloso mix fra super-alcolici e sostante stupefacenti. Ancora poco chiaro, infatti, il movente della colluttazione fra i due gruppi di giovani. Lo stesso Andrea Cangemi, davanti ai carabinieri ed al Gip, non è stato infatti in grado di riferire i motivi di tale inaudita violenza.