Omicidio Bacchi, sei gli indagati (due minori). Video farebbe un po’ di chiarezza

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Non è soltanto il ventenne partinicese Andrea Cangemi ad essere indagato per la morte del suo coetaneo Francesco Bacchi, avvenuta al culmine di una rissa, nella notte fra sabato e domenica a Balestrate, nei pressi della discoteca ‘Medusa’. Cangemi, su provvedimento del Pm, si trova in carcere, al ‘Pagliarelli’, in stato di fermo. Con lui sono indagati altri cinque giovani, di cui due minorenni e tutti di Partinico. ‘Il cuore della vicenda – ha detto Bartolo Parrino, avvocato del ventenne che si trova in carcere – sta in un filmato delle telecamere di videosorveglianza in cui si vedrebbe Cangemi subire due schiaffi e un pugno e poi essere spintonato da un gruppo di 6/7 giovani”. Il calcio di Cangemi, ci sarebbe stato ma non alla testa, avrebbe provocato la caduta a terra della vittima. Se a causare la morte di Bacchi sia stato il calcio o l’impatto con il selciato, sarà l’autopsia a stabilirlo. Lo stesso giovane fermato ha ammesso di avere colpito Francesco Bacchi ma di non avere alcuna intenzione di uccidere. “Mi ha colpito e ho reagito” avrebbe detto i carabinieri. Per questo il ventenne è accusato di omicidio preterintenzionale. Il giovane è ancora in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al GIP. Passaggio che non potrà andare oltre giovedì prossimo. In caso contrario il ventenne accusato dell’omicidio di Bacchi tornerebbe automaticamente in libertà.

Resta comunque il dramma enorme per le famiglie coinvolte, quella di Bacchi e l’altra di Cangemi. Ragazzi che il sabato sera escono da casa per andare a divertirsi, dopo essersi vestiti per bene e con particolari attenzioni, e che concludono la serata uno cadavere e l’altro accusato di omicidio. Famiglie e amici nella disperazione e sgomento in due cittadine, Balestrate e Trappeto. Sembra quasi, di questi tempi, che il sabato sera vengano emessi bollettini di guerra fra incidenti, aggressioni, risse, rapine e anche omicidi. Una situazione sociale che sta diventando insostenibile alla luce soprattutto di un’aggressività tra le persone che sta diventando sempre più violenta. Si parla di disagio sociale, di ragazzi segnati dalla recente pandemia, degli effetti terribili del solito mix droga – alcolici. Argomenti trattati anche dai sindaci di Balestrate e Partinico, Vito Rizzo e Pietro Rao, all’indomani della tragedia, la seconda in 17 mesi nella cittadina marinara. Entrambi hanno chiesto maggiori e più rigidi controlli