Nuovo ospedale di Alcamo e radioterapia di Trapani, ASP attende ok per investimenti

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Mancano poco più di 50 milioni e mezzo per potere finalmente avviare i lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Alcamo e per la realizzazione della nuova radioterapia al Sant’Antonio Abate di Trapani. L’ASP, per ottenere le somme necessarie a coprire  i considerevoli aumenti dei costi, ha disposto un piano di investimenti presentato all’assessorato regionale alla salute. Cinque milioni all’anno per otto anni. La proposta, ovviamente, deve essere approvato dal governo della Regione. I vertici aziendali, con la richiesta dell’autorizzazione a potere impegnare con investimenti pluriennali le somme del bilancio, attendono quindi l’ok per poter fare ripartire l’iter ed arrivare, quindi, all’appalto delle due opere, davvero strategiche per la sanità trapanese. Il nuovo nosocomio progettato in contrada San Gaetano, nei pressi dello svincolo autostradale di Alcamo Est, aveva ricevuto un finanziamento di 21 milioni di euro. Le previsioni, nel corso di un decennio e soprattutto con le vicende legate a pandemia e alle recenti guerre, sono più che raddoppiate. Necessitano adesso 51 milioni di euro. Stesso trend per la nuova radioterapia al Sant’Antonio Abate finanziata a suo tempo con 17 milioni 400mila, cifra lievitata a 38 milioni.

Intanto, ritornando al nuovo ospedale di Alcamo di cui si parla da oltre un trentennio sono ancora in corso le interlocuzioni fra le parti per completare le pratiche di esproprio die terreni. L’ingegnere Costa, dirigente dell’ASP di Trapani a capo delle procedure, starebbe cercando di raggiungere accordi con i proprietari che hanno presentato osservazioni alla proposta ricevuta. Si vuole in pratica raggiungere un’intesa per offrire corrette indennità per le espropriazioni e smussare situazioni che potrebbero portare a lunghi contenziosi. L’iter, comunque, può andare ugualmente avanti sempre che l’assessorato regionale alla Salute si decida a concedere l’autorizzazione all’ASP per l’investimento necessario da 30 milioni di euro. Il nuovo nosocomio alcamese, o per essere tecnicamente più precisi, il nuovo presidio sanitario polivalente, avrà 85 posti letto così suddivisi: 16 in chirurgia generale, 18 in medicina generale, 15 in psichiatria, 8 in ortopedia e traumatologia, altrettanti in cardiologia, quattro in urologia e 16 in lungo-degenza. Previsti pure un laboratorio di radiologia e uno di analisi, una farmacia ospedaliera, un complesso operatorio con due sale e, ovviamente, una vasto pronto soccorso.