Nuovo ospedale di Alcamo, dalla Regione ‘no’ ai fondi ASP. Mancano 30 milioni

0
871

Le proposte dell’ASP di Trapani, per investire le somme pervenute dalla Regione in un piano triennale, riguardavano due importanti opere: la radioterapia al Sant’Antonio Abate e la costruzione del nuovo ospedale di Alcamo. L’assessorato regionale alla salute ha autorizzato l’impegno dei fondi per il nuovo reparto dell’ospedale trapanese e non per il nuovo presidio ospedaliero che dovrebbe sorgere ad Alcamo in contrada San Gaetano. La scelta da un lato scaturisce dalla differenza fra l’ammontare necessario di denaro, per la radioterapia serve circa un terzo di quanto necessita a completare il budget in favore dell’’ospedale alcamese, ma dall’altro probabilmente anche da scelte politiche e dal peso specifico detenuto dalla politica alcamese, amministrazione comunale compresa.

L’ASP di Trapani ha quindi avviato altre interlocuzioni con il governo regionale e pare sia stato assunto l’impegno di seguire altre strade per reperire i 30 milioni mancanti da aggiungere ai 21 milioni per i quali, fra l’altro, non è ancora terminato l’iter per l’erogazione effettiva. Insomma non siamo all’anno zero ma in una fase di empasse che potrebbe allungare i tempi chissà per quanto ancora. Sembra invece potersi concludere senza impugnazioni e tribunali la fase degli espropri dei terreni. In alcuni casi l’ASP ha accolto le richieste di alcuni proprietari che rischiavano di rimanere con parti piccolissime di terreno e quindi non utilizzabili. Inoltre la valutazione del prezzo di mercato è stata affidata all’Agenzia delle Entrate il cui giudizio andrebbe a mettere tutti quanti d’accordo.

Sul nuovo ospedale di Alcamo è intanto saltata la convocazione di un consiglio comunale straordinario per impegni dell’ultim’ora dei vertici dell’ASP che avrebbero dovuto relazionare. Nell’ultimo trentennio sulla nuova struttura in grado di sostituire quella storica e angusta di via Francesco Crispi, si sono consumate  caterve di promesse dei politici, puntualmente fallite e non rispettate. La più clamorosa fu quella dei primi anni 2000 quando venne ad Alcamo l’ex assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, per firmare un protocollo d’intesa con il comune, allora guidato dal sindaco Giacomo Scala, e con la provincia regionale di Trapani presieduta all’epoca da Mimmo Turano. L’ente intermedio avrebbe acquisito l’attuale ospedale per adibirla a scuola, il comune avrebbe avviato le procedure urbanistiche e la Regione si sarebbe impegnata ad accelerare l’iter per costruire il nuovo ospedale. Da allora sono trascorsi più di 20 anni ed evidentemente ebbe ragione chi ritenne quel protocollo soltanto propagandistico se non addirittura carta-straccia