Nuovo ospedale di Alcamo, attesi fondi per l’ASP. Ancora fermi 21 milioni statali

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Quarant’anni di attesa, almeno secondo le prime promesse della politica, ma il nuovo ospedale di Alcamo è tutt’ora soltanto sulla carta, quella degli elaborati del progetto di fattibilità tecnico-economica e nemmeno quella degli elaborati definitivi ed esecutivi. Lo studio che ha ricevuto l’appalto non ha ancora terminato il suo lavoro. Non è ancora terminato nemmeno l’iter per l’erogazione effettiva del finanziamento di 21 milioni di euro. In questo caso manca soltanto la firma sul decreto finale del ministero. Con l’aumento dei costi causati dall’inflazione, dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, lo stanziamento potrà comunque servire a realizzare meno della metà delle opere. Il preventivo totale è infatti schizzato a 51 milioni di euro.

L’ASP di Trapani da alcuni mesi ha richiesto all’assessorato regionale alla salute di potere investire le somme mancanti per costruire il nuovo nosocomio alcamese di contrada San Gaetano. Si tratta dei trasferimenti che la Regione assegna all’azienda provinciale sanitaria e che la direzione generale di Trapani vorrebbe programmare con piano pluriennale. Il governo Schifani, di cui fa parte anche l’assessore alcamese Mimmo Turano, e la maggioranza parlamentare all’ARS, composta anche dal marsalese Stefano pellegrino e dal partannese Nicola Catania, sembrano non sentire o comunque non avere fretta. D’altro canto l’iter è sempre andato avanti a passo di lumaca. Anche dall’opposizione, il democratico Safina e la pentastellata Ciminnisi, non arrivano grandi interventi in favore del nuovo ospedale di Alcamo. Chissà, magari le prossime europee potrebbero dare una spallata alla vicenda e dare il via al finanziamento definitivo.

Intanto vanno avanti le procedure di esproprio dei terreni. La riapposzione del vincolo urbanistico alle aree che sorgono di fronte l’imbocco dello svincolo autostradale di Alcamo Ovest, detterà poi dei tempi certi. Il relativo iter espropriativo dovrà completarsi entro cinque anni. Sul nuovo ospedale di Alcamo, in grado di sostituire con una struttura moderna e facilmente accessibile quella storica e angusta di via Francesco Crispi, nell’ultimo trentennio si sono consumate a caterve le promesse dei politici, puntualmente fallite e non rispettate. La più grossa fu quella dei primi anni 2000 quando venne ad Alcamo l’ex assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, per firmare un protocollo d’intesa con il comune, allora guidata dal sindaco Giacomo Scala, e con la provincia regionale di Trapani presieduta all’epoca da Mimmo Turano. L’ente intermedio avrebbe acquisito l’attuale ospedale per adibirla a scuola, il comune avrebbe avviato le procedure urbanistiche e la Regione si sarebbe impegnata ad accelerare l’iter per costruire il nuovo ospedale. Da allora sono trascorsi più di 20 anni ed evidentemente ebbe ragione chi ritenne quel protocollo soltanto propagandistico se non addirittura carta-straccia.