Nove anni di carcere all’autista di MMD, condannato Giovanni Luppino

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Favoreggiamento e procurata inosservanza di pena e per di più aggravati. Per questo il Gup di Palermo ha condannato a nove anni di reclusione l’incensurato Giovanni Luppino, l’imprenditore agricolo di Campobello di Mazara, arrestato nel gennaio dello scorso anno assieme al bosso latitante Matteo Messina Denaro. Al campobellese, secondo l’accusa, avrebbe fatto per diversi mesi, e non soltanto nel giorno della cattura, da autista personale al boss mafioso Matteo Messina Denaro. Luppino, sempre secondo l’accusa rappresentata in aula dai pm della Dda Piero Padova e Gianluca De Leo, ha inoltre chiesto denaro per conto del capomafia, latitante per circa 30 anni, e, insieme ai suoi figli, arrestati a febbraio scorso, ha curato spostamenti, traslochi e diversi aspetti organizzativi per consentire di nascondersi al padrino di Castelvetrano. Inizialmente a Giovanni Luppino la Procura aveva contestato il reato di favoreggiamento, ma nel corso delle indagini l’accusa era stata modificata in associazione mafiosa. L’imputato venne arrestato insieme a Matteo Messina Denaro il 16 gennaio 2023 a Palermo, all’esterno della clinica La Maddalena, il centro sanitario specializzato in oncologia in cui il boss da mesi si sottoponeva alla chemioterapia e dove era stato operato. Matteo Messina Denaro, dopo la cattura e il proseguimento delle terapie nel carcere dell’Aquila e nel vicino ospedale, morì proprio per quelle patologie il 25 settembre dello scorso anno. Nel corso di numerosi interrogatori non ha mai fatto nomi ma soltanto fornito alcune labili indicazioni. Tanti misteri, quindi, sono finiti nella sua tomba anche se la vasta rete di fiancheggiatori, soprattutto quella campobellesse, è stata quasi totalmente individuata.