Movida selvaggia, appello del prefetto a rispettare le regole. Vendita birre ai ragazzini?

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Scende in campo il prefetto di Trapani  Filippina Cocuzza, per presiedere una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica  alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell’ordine, di tutti i Sindaci della provincia e del Commissario Straordinario del Comune di Misiliscemi. Argomento mettere a punto procedimenti per garantire il sereno svolgimento della movida, sempre più selvaggia  e fuori legge. La situazione in tanti Comuni è da tempo fuori controllo. Musica sparata all’aperto ad alto volume, abbondante consumo di alcol e assunzione di droghe. La situazione sembra ormai esser sfuggita di mano alle forze dell’ordine. Pochi i controlli. Insufficienti le sanzioni. Lo scopo della riunione “disciplinare  in modo strutturato le iniziative estive sulla base di un indirizzo uniforme, espresso in sede di Comitato – scrive la prefettura- nella consapevolezza della assoluta necessità di regole condivise al fine di garantire, nell’ambito delle attività di svago e divertimento, un’adeguata ed irrinunciabile cornice di sicurezza, attraverso regole comuni in merito agli orari, alla vendita di alcolici, alle emissioni sonore ed alle modalità dei controlli interforze finalizzati a prevenire tensioni, disordini o risse e garantire nel contempo la quiete pubblica”. Tutte queste cose sono all’ordine del giorno nelle movide non solo in estate ma tutto l’anno.

È stato altresì effettuato un monitoraggio sulla programmazione degli eventi estivi, con particolare riferimento alle manifestazioni di pubblico spettacolo che richiedono una puntuale e preventiva organizzazione. Ma signor prefetto il monitoraggio va fatto tutto l’anno. Scrive la prefettura che gli eventi devono essere tempestivamente comunicati da parte degli Enti locali al fine di poter mettere in campo tutte le misure necessarie  anche da parte degli organizzatori”.  Ormai l’alcol scorre a cascate. Quasi quotidiani gli allarmi dei Ser D. Si inizia a 12-13 anni a bere con gravi danni per il fegato. A che servono riunioni e quando poi, come capitato ad Alcamo, e ci è stato riferito da operatori che si trovavano sul posto, con il Comune che patrocina un evento solitamente frequentato da ragazzi dai 12 ai 18 anni,  in un sito comunale, sarebbe stata  venduta una quantità elevatissima di birra con il risultato che quasi il 60% dei ragazzi, ci dicono operatori,  barcollavano e andavano vomitando negli angoli dell’area comunale. L’autorizzazione era stata data per vendere panini e analcolici.  E che dire di una iniziativa in corso, sempre nell’ambito del festino, in video no stop, tipo grande fratello, dove  vengono trasmesse anche immagini dove gli alcolici fanno bella mostra? Il silenzio del Comune di Alcamo, che deve fare chiarezza. La totale assenza dell’opposizione che dovrebbe chiedere ciò che succede con i soldi pubblici. Ora scende in campo il prefetto per la movida selvaggia ma senza capillari controlli la deriva è destinata a continuare.