Morgan non si smentisce. A Selinunte momenti di elevata arte ma anche sfuriata poco giustificabile (Intervista)

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Marco Castoldi in arte Morgan è stato il protagonista, al parco di Selinunte, del Festival della Bellezza evento che ha portato ad esibirsi artisti di spessore in giro per l’Italia. Tra le location siciliane del festival anche quella di Selinunte con il tempio di Hera che si erge tra le antiche rovine e che ha fatto da cornice ai brani magistralmente eseguiti dall’eclettico cantautore milanese. Uno spettacolo che ha preso il via con un excursus sulla musica a partire dagli antichi Greci, da Pitagora fino a Strauss, e di come l’arte e la bellezza possano elevare un popolo. Morgan ha tenuto una lezione concerto dal titolo “Battiato – Segnali di vita e arte” che ha regalato emozioni. Ma proprio il titolo dell’evento ha portato il pubblico a chiedere ad alta voce un cambio di percorso della sua lezione. Morgan, infatti, l si stava esibendo in alcuni brani di altri autori e proprio dopo un pezzo di Luigi Tenco, fra l’altro un’eccellente performance, il pubblico ha rumorosamente richiesto che si cominciasse ad entrare nel tema dello spettacolo: “Battiato – Segnali di vita e di arte”. I toni si sono immediatamente inaspriti e l’artista si è lasciato andare in insulti, parolacce e un monologo di rabbia.

Lo spettacolo ha quindi avuto ‘due tempi’; nella prima parte le esecuzioni di brani di artisti come Luigi Tenco, David Bowie e Umberto Bindi, eseguiti con passione e trasporto che sono riusciti a sfiorare il sublime. Poi un secondo tempo, subito dopo la contestazione di una parte del pubblico, e la sfuriata dell’artista, scialbo di emozioni durante il quale Morgan ha, così come chiesto da parte della platea, cantato alcuni brani di Battiato, artista al quale la serata doveva essere dedicata. L’artista si è scusato subito dopo sui social per il tono pesante dei suoi insulti ribadendo che è stato ferito nell’anima dopo un’esecuzione – ha scritto – fatta con passione ed improvvisata, trascinato anche dalla bellezza del tempio di Hera che gli faceva da scenografia. Ma chi va ad un concerto di Morgan deve saperlo, e lasciarsi trasportare dal momento. Altrimenti meglio restare a casa.