Mobilità, torna il ‘pedibus’ dopo 10 anni. Anche 6 auto elettriche al Comune di Alcamo

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In fase di consegna sei vetture elettriche ed altrettante colonnine di ricarica all’interno degli spazi comunali mentre partirà domani il servizio pedibus. Si mette così definitivamente in moto, ad Alcamo, il progetto di mobilità sostenibile ‘Muoviti bene che ti premio” che vede coinvolto anche Alcamo. Il programma è finanziato con fondi europei e risale al 2017. Poi una serie di inghippi e di rimodulazioni ha posticipato l’avvio delle attività. In questi anni ogni comune ha effettuato richieste specifiche sui servizi originariamente previsti. Alcamo ha rinunciato all’acquisto del minibus elettrico da 22 posti optando invece per sei auto elettriche, per un totale di 180.000 eur,o e al potenziamento dei percorsi protetti casa-scuola, il cosiddetto pedibus, per poco meno di 150.000 euro.

“Muoviti bene che ti premio” rientra nell’ambito di quello che era un programma nazionale sperimentale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”. Il progetto è andato avanti con estrema lentezza e il comune di Alcamo ha ben poche responsabilità.C erto è che alcuni argomenti davvero di vitale importanza, quelli legati all’ambiente e alla riduzione dei livelli di anidride carbonica, siano purtroppo ancora al palo o quasi. Il servizio pedibus riparte quindi domani dopo un decennio dal primo esordio. Si tratta di un sistema per fare andare i bambini a scuola, con ritorno a casa, esclusivamente a piedi, sotto sorveglianza e con l’ausilio di appositi giubbotti.

Il servizio riguarderà in questa prima fase, gli alunni della primaria “Giovanni Gentile”, scuola che sorge fra viale Europa e via Leone, garantendo spostamenti sicuri, a piedi, da casa verso la scuola e viceversa, lungo itinerari prestabiliti con partenza e fermate prefissate. Ad onor del vero l’iniziativa, che aveva visto Alcamo all’avanguardia, finì nel dimenticatoio dopo che un paio di anni di attività a partire dal 2013,  grazie al lavoro del mobility manager Francesco Amodeo nominato dal sindaco dell’epoca Sebastiano Bonventre. Vennero stabiliti ed effettuati percorsi a piedi per tre plessi scolastici: l’Europa dell’istituto Nino Navarra, il Gentile dell’istituto Bagolino e la scuola Don Bosco