Mensa scolastica ad Alcamo, ottima partenza. Indagine del Comune sulle procedure

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Buona la prima. Ieri è ripartita ad Alcamo la mensa scolastica nei plessi di materne, elementari e medie. Nessun contrattempo, nonostante quello di ieri fosse una sorta di test, sia nelle scuole in cui sono arrivati i pasti precotti sia in quelle, dotate di cucine proprie,  dove vengono preparati in loco. Dal centro di cottura della Bitti srl di Castelvetrano, azienda che si è aggiudicato l’appalto per 12 settimane, i pasti sono arrivati caldi e anche in anticipo di alcuni minuti sulla tabella di marcia prevista.

Nessuna lamentela inoltre sulla qualità del cibo, sia quello per gli alunni più piccoli che per i più grandi. Abbondanti e puntuali anche le provviste predisposte per le scuole in cui si cucina (quelle dell’infanzia Froebel e Collodi e l0’istituto comprensivo Bagolino). Un servizio costato alle casse del comune di Alcamo 333.300 euro per un totale di 47.135 pasti forniti in dodici settimane. La nuova affidataria della mensa scolastica, la Bitti di Castelvetrano, sta allestendo i pasti a un costo individuale di 7 euro per quelli dedicati agli alunni più piccoli, quelli delle scuole dell’infanzia, e 7 euro e 50 centesimi per le scuole elementari e medie. Il servizio venne sospeso lo scorso 19 ottobre a causa di numerosissimi casi di tossinfezione alimentare.

Soltanto dopo un mese circa il comune di Alcamo, venuto in possesso delle analisi dell’ASP che non lasciavano dubbi sulle responsabilità della ditta che gestiva la mensa, revocò d’autorità il contratto. Quindi il nuovo avviso e l’affidamento all’azienda castelvetranese. Il servizio è quindi ripartito dopo quasi tre mesi di assenza. Su questa vacatio vuole vederci chiaro il segretario generale del comune di Alcamo che ha avviato un’indagine interna per acclarare eventuali responsabilità.

Insomma si punta ad accertare se gli uffici comunali abbiano davvero adottato correttamente e tempestivamente tutti gli adempimenti previsti nei casi si procedure d’urgenza. Dirigenti, funzionari, responsabili del procedimento dovranno quindi relazionare sul loro operato. Ma sui ritardi eventualmente causati degli amministratori comunali chi indaga? Ma questa è un’altra storia