Mensa scolastica ad Alcamo, giunta abbassa tariffe. Sconti da 50 centesimi a 1,50 euro

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Meno costoso il servizio mensa scolastica per le famiglie alcamesi. Una disposizione del sindaco Domenico Surdi ha infatti decurtato le tariffe fermo restando l’appartenenza degli utenti alle varie fasce reddituali ISEE. L’abbattimento dei ticket è stato possibile alla luce di una mappatura effettuata dagli uffici sulla situazione patrimoniale degli alcamesi che avevano chiesto il servizio. Quest’anno il numero di alunni di infanzia, elementare e media che ha richiesto la mensa scolastica ad Alcamo è aumentato di 280 unità. I pasti che vengono preparati in alcune giornate sono quindi poco meno di mille. L’appalto, in proroga tecnica e quindi fino a quando la giunta Surdi non predisporrà il nuovo bando, è affidato alla Biffi di Castelvetrano. Le nuove tariffe prevedono sempre l’esenzione assoluta per le famiglie alcamesi che hanno un ISEE che va da o a 5.000 euro.

Cinquanta centesimi di riduzione a pasto per tutte le altre fasce e sempre con la differenza fra bambini di scuole dell’infanzia ed elementare, che pagano un po’ meno, e alunni della scuola media. La fascia patrimoniale più elevata ha ricevuto la maggiore riduzione dal recente provvedimento del sindaco di Alcamo. Chi infatti ha un ISEE superiore a 50.000 euro pacherà 5 euro e 50 centesimi a pasto per i ragazzi che frequentano materne ed elementari, sei euro per gli alunni delle scuole medie. Lo sconto, rispetto alle precedenti tariffe, è di un euro e 50 a pasto. Con l’inizio del nuovo anno scolastico erano stati in tanti i genitori che si erano lamentati per il costo della mensa ritenuto troppo elevato. Inoltre il confronto con la vicina Castellammare del Golfo aveva confermato i malumori delle famiglie alcamesi. Vero è che il servizio ha numeri e organizzazione ben diversi (attualmente 110 pasti contro quasi mille) ma la cittadina del Golfo riesce a risparmiare sia per la cottura soprattutto in loco che per la presenza, nell’organico del comune, di quattro cuoche. La materia prima, però ha gli stessi costi ad Alcamo, a Castellammare del Golfo e negli altri comuni della Sicilia. L’assessore della giunta alcamese Mario Viviano, avrà forse recepito il malumore oltre che certamente analizzato la mappatura delle fasce reddituali delle famiglie che hanno richiesto il servizio di mensa scolastica.