Marsala: porto, la procura accende i riflettori

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MARSALA – I poliziotti della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Trapani hanno eseguito stamane presso l’ufficio tecnico del Comune di Marsala il sequestro di tutta la documentazione inerente il progetto per il riammodernamento del porto, lavori finanziati dalla Regione con 50 milioni di euro. L’indagine è condotta dalla Procura di Trapani, che si è attivata dopo la presentazione di un esposto da parte di un imprenditore, Massimo Ombra: secondo la procura l’iter del progetto, per il quale è previsto un investimento totalmente a carico dei privati per una decina di milioni di euro, sarebbe stato ostacolato da quelle che i magistrati definiscono “illecite manomissioni”. L’indagine dapprima ha riguardato funzionari del genio civile opere marittime. Il sequestro è stato disposto dal pm Andrea Tarondo, che aveva già disposto alcuni sequestri all’assessorato regionale alle Infrastrutture. Tra le ipotesi quella che sia stato realizzato un nuovo progetto per sostituire l’originale finito sotto chiave negli uffici della procura di Trapani. Da quando è stata eletta sindaco, Giulia Adamo si è molto battuta per potere avviare i lavori di riammodernamento del porto, lavori che in parte si sovrappongono a quelli per il porto turistico. L’iter di quest’ultimo progetto avrebbe invece subito un rallentamento, per il quale la società proponente, la Myr, ha chiesto un risarcimento di danni al Comune per 8 milioni di euro. Sullo sfondo, però, ci sono contrasti politici: tra i sostenitori del porto c’è infatti Salvatore Ombra, che fu avversario di Giulia Adamo alle ultime elezioni amministrative. Ora alla magistratura il compito di capire a fondo nella vicenda se effettivamente ci sarebbero stati interessi politici nel bloccare l’iter procedurale per la realizzazione del nuovo porto da parte della Myr, che prima dell’insediamento di Giulia Adamo aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con l’allora sindaco Renzo Carini. La Società Myr il 5 aprile del 2011 si era proprio aggiudicata la gara per la realizzazione del progetto del Porto Turistico. La richiesta di risarcimento è asseverata dalla perizia giurata di uno studio internazionale ed è pari a 2.001 euro al giorno a partire dal 4 luglio 2012, termine ultimo entro cui doveva concludersi il procedimento. Nel ricorso si chiama in causa in primo luogo il Comune di Marsala, in persona del sindaco ed in qualità di ente preposto proprio a garantire la tempestiva conclusione del procedimento. Le altre amministrazioni  cui viene attribuito dalla Myr un colpevole ritardo sono i dipartimenti regionali di Urbanistica ed Infrastrutture, il Genio Civile Opere Marittime, il Genio Civile di Trapani e la Soprintendenza di Trapani.