Marsala-Maresciallo ucciso, domani i funerali solenni nella chiesa Madre

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La solidarietà del Presidente Sergio Mattarella e un lungo applauso ieri mattina a Roma durante la celebrazione della Festa della Repubblica. La solidarietà delle più alte cariche dello Stato, tra i quali Matteo Renzi e del presidente della Regione Rosario Crocette ai familiari e all’Arma dei carabinieri. Ricordato anche a Trapani dove ieri si è svolta la cerimonia provinciale per la Festa della Repubblica. Il grande dolore dei familiari. Una città quella di Marsala sconvolta per l’omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi che in servizio in borghese insieme a un collega, si era fermato in contrada Ciavolo durante un’operazione anti droga. All’improvviso è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco che lo hanno gravemente ferito. Subito soccorso dal collega. Poi il trasporto in ospedale e alcune ore dopo con l’elisoccorso al Civico di Palermo dove è poi deceduto. La notizia si è sparsa immediatamente a Marsala e decine di persone hanno cercato di portare una parola di conforto alla moglie, sconvolta dal dolore. Non si esclude che i banditi a guardia delle serre, forse c’erano due custodi armati, hanno scambiando i due militari per ladri, aprendo il fuoco e scaricando sulle spalle di Mirarchi un intero caricatore. Intanto le indagini sono partite dal titolare delle due serre nelle quali erano coltivate ben seimila piante di cannabis, una delle più grandi piantagione scoperte nel Trapanese. L’uomo arrestato è Francesco D’Arrigo, originario di Partinico nel cui territorio sono state scoperte decine di piantagioni. I partinicesi veri e propri esperti e forse D’Arrigo aveva portato a Marsala il suo bagaglio di conoscenza dove la disponibilità di grandi appezzamenti di terreno e le serre dismesse sono vere e proprie miniere per questo lucroso commercio, quello della droga. Importante ai fini dell’indagine potrebbe essere la testimonianza del carabiniere che sera insieme a Mirarchi. Un aiuto alle indagini potrebbe venire dal partinicese Francesco D’Arrigo finito in carcere. Il contesto in cui è avvenuta la sparatoria disegna un quadro investigativo nuovo in una zona in cui dall’inizio dell’anno ad oggi sono state sequestrate decine di serre con oltre quindicimila piante di cannabis. E dove si sono verificati numerosi episodi di criminalità forse per cercare di avere il predominio nel settore della droga. Un business, fino ad ora frastagliato e gestito dalla piccola e media criminalità, ma sul quale ora anche la mafia potrebbe aver messo gli occhi. Il maresciallo Mirarchi era sposato e padre di due figli, una ragazza di 22 anni, che sta a Chieti e un ragazzo di 18 anni. Questa sera sarà allestita la camera ardente presso la chiesa dei salesiani, mentre domani alle ore 11 saranno celebrati in forma solenne i funerali presso la chiesa Madre. Sarà presente il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Come dicevamo centinaia di messaggi di solidarietà mentre i sindacati di polizia tornano a rimarcare la necessità di potenziare di uomini e mezzi le forze dell’ordine, nei confronti delle quali, da diversi anni,  lo Stato invece continua a ridurre le risorse.