Alcamo-Calcio, il mitico Franco Causio presenta il suo libro

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E’ una delle leggende del calcio italiano. Parliamo di Franco Causio, soprannominato, per il suo elegante portamento dentro e fuori dal campo, “il barone”. Tecnica sopraffina. Dribbling che lasciava sul posto l’avversario. E poi quei cross magici dalle fasce. Franco Causio ha fatto della fantasia uno dei suoi tratti distintivi. Nato a Lecce, è diventato grande alla Juventus in cui ha giocato dodici stagioni e con cui ha vinto sei scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, oltre ad aver partecipato a tre mondiali (compreso quello vinto nell’82). L’ex calciatore bianconero mercoledì pomeriggio è stato ospite  dello Juventus club doc di Alcamo, presieduto da Marco Messina. E’ stato invitato in città per presentare il libro “Vincere è l’unica cosa che conta”, biografia scritta assieme al giornalista Italo Cucci, che con la città di Alcamo ha un rapporto particolare tanto che ormai da anni è presente alla manifestazione che apre il torneo internazionale di calcio giovanile “Costa Gaia”. Alla presentazione del libro ha partecipato Toti Ernandez, presidente provinciale della Figc e tanti tifosi che hanno conversato con Franco Causio. Campione indiscusso e uomo di poche parole, ha giocato con e contro i più grandi calciatori di un periodo leggendario: Zoff, Gentile, Tardelli, Rossi, Scirea, Facchetti, Altafini, Zico, Platini, Cruijff, Maradona… un mitico album delle figurine rimasto nel cuore di milioni di innamorati del pallone. In questo libro, per la prima volta Causio si racconta con la schiettezza che l’ha sempre caratterizzato e rievoca tempi e personaggi del grande calcio degli anni Settanta e Ottanta. Da Bearzot a Boniperti – è sua la frase «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta» –, da Giovanni Agnelli al presidente Pertini, da Trapattoni a Brera… non solo calcio, ma anche un’Italia diversa, piena di speranze e fermenti, con gli stadi ancora pieni.