Mafia a Marsala. Sequestro e confisca di beni all’imprenditore Lombardo

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Ammontano a mezzo milione di euro i beni sequestrati dai  carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Trapani al 59enne Michele Lombardo, l’imprenditore marsalese tratto in arresto dal ROS nell’ambito dell’indagine “VISIR” del 10 maggio 2017 e condannato dalla Corte d’Appello di Palermo a 8 anni e 20 giorni di reclusione in quanto appartenente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo.

Le indagini hanno documentato  gli assetti di vertice ed i delitti perpetrati dagli esponenti della famiglia mafiosa marsalese, fornendo importanti elementi sul collocamento della stessa famiglia nelle relazioni criminali tra le province di Trapani e Palermo. Michele Lombardo, in quanto affiliato a cosa nostra trapanese, attraverso rapporti privilegiati e fiduciari con numerosi esponenti anche di vertice della famiglia di Marsala e del mandamento di Mazara del Vallo, si occupava, secondo le indagini, della gestione e delle attività illecite sul territorio e del mantenimento dei mafiosi detenuti.

Inoltre, l’imprenditore marsalese avrebbe dato sostegno anche alla latitanza di Antonio Rallo quando quest’ultimo era al vertice di Cosa nostra a Marsala e rispondeva direttamente a Matteo Messina Denaro. L’attuale provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione di Trapani su richiesta della Dda di Palermo.