Lotta al traffico di randagi all’estero

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Con una formale istanza di accesso agli atti ex Legge 241/90, Enrico Rizzi – Coordinatore Nazionale dell’associazione “Animalisti Italiani Onlus” ha chiesto al sindaco di Trapani Vito Damiano ed al sindaco di Erice Giacomo Tranchida, di prendere visione ed estrarre copia dei dati e delle informazioni in merito al numero complessivo e specifico dei cani randagi affidati ai privati ed alle associazioni animaliste locali, indicando il nome dell’associazione, dal 1 gennaio al 31 dicembre dello scorso anno.

Rizzi, richiamandosi alla Legge 241/90, che regola il diritto di accesso agli atti amministrativi, ha specificato ad entrambe le Autorità di avere, così come prescrive la norma, un interesse attuale, diretto e concreto poiché rivolto, come da statuto dell’associazione, esclusivamente alla tutela giuridica degli animali.

“Animalisti Italiani Onlus, dichiara Enrico Rizzi – dal 1 ottobre 2012 ha dato inizio alla Campagna “Traffico Illecito di cani e gatti verso l’estero”, con l’obiettivo di salvare la vita di migliaia di animali”, dei quali, una volta trasferiti all’estero, si perderebbe ogni traccia, “trasportati come oggetti, stipati a centinaia nei furgoni e senza alcuna considerazione del fatto che siano esseri viventi, è come se non fossero mai esistiti”. “Molte volte infatti – denuncia il coordinatore dell’associazione animalista – le adozioni di animali, grazie ad attente indagini da parte delle Autorità Competenti, si sono rilevate “finte adozioni”. Alcuni di questi animali spesso finiscono all’Estero e la loro sorte è un mistero- continua Rizzi – Si pensa che finiscano sui tavoli clandestini dei laboratori di vivisezione o carne da macello in alcuni Stati dell’Est.

Il giovane coordinatore, ha chiesto ad entrambi sindaci di adempiere alla richiesta entro il termine di 30 giorni dalla sua ricezione, citando espressamente l’art. 328 C.P., che punisce il reato del rifiuto di atti d’ufficio, con l’espresso avvertimento che, in mancanza di risposte, informerà l’Autorità Giudiziaria.