L’Italia è la capitale culturale del gioco: il Palio, il Casino e il Lotto

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Guardare le foto di Las Vegas con i suoi casino e le numerose slot machine fa pensare che la città sia la capitale del gioco d’azzardo, in realtà (soprattutto attualmente) questa affermazione non è del tutto sbagliata, la città del Nevada è quella che possiede il maggior numero di sale da gioco nel mondo. Tuttavia, neanche può considerarsi un’affermazione totalmente veritiera. Approfondendo culturalmente la questione del gioco in generale, i dati e i reperti (ma soprattutto l’evidenza) non lasciano spazi a dubbi: l’Italia è la vera capitale delle attività ludiche. Infatti, tre fra i settori principali del gioco sono nati o si sono sviluppati nella Penisola.

Il Palio di Siena

Questa manifestazione ha origini molto antiche e mette in scena la vita del popolo senese che, diviso in contrade, si sfida nelle corse dei cavalli. Anche se le gare ippiche hanno origini greche, si sviluppano nell’antica Roma e vengono rese celebri in Inghilterra, il Palio di Siena rimane un evento culturale radicato sin dal 1633, anno in cui venne disputata con sicurezza la prima manifestazione. Da allora la continuità del Palio è stata ininterrotta, tranne nel periodo delle due guerre mondiali nel XX secolo e durante la pandemia nel 2020 – 2021. La città viene divisa in 17 contrade, i confini furono stabiliti nel lontano 1729 dalla Governatrice. Ogni singola contrada è come uno Stato, la curiosità è che questa non è una semplice manifestazione turistica, ma un evento profondamente radicato nella tradizione culturale senese a cui tutti i cittadini partecipano spontaneamente, senza l’esigenza di coordinare i servizi e organizzare ufficialmente il Palio. La manifestazione che si svolge a luglio e agosto è completamente gratuita.

Il casino più antico al mondo nasce a Venezia

Se il Palio di Siena costituisce ancora oggi una delle manifestazioni sportive più autentiche dedicate all’ippica e alla tradizione culturale della città, i casino sono stati esportati in tutto il mondo ma rimangono un’idea autentica dell’ingegno italiano. Il primo casino al mondo è stato aperto a Venezia nel 1638 e si trovava presso il Ridotto di San Moisè, per entrare era previsto un dress code specifico quale mantello e tricorno. In pochi decenni l’idea fu copiata e aprirono i Casino di Baden e quello di Montecarlo, persino il termine casino è Made in Italy al 100% e venne coniato nel 1744. Nel 1938 è stato inaugurato il Casino di Venezia Lido, famoso perché ancora oggi ospita il Festival del Cinema. Attualmente la sede storica del primo casino si trova presso il Canal Grande e si chiama Ca’ Vendramin Calergi, è nota anche per essere stata l’ultima dimora di Richard Wagner e per aver ospitato in passato i Capi di Stato Veneziani. A differenza di quanto si possa pensare, Las Vegas non è la citta natale dei casino, la prima sala da gioco è stata aperta nel 1946 al Flamingo Hotel, in un certo senso la città del Nevada potrebbe essere indicata come il padre dei casino ma la madre di tutte le sale da gioco rimane solo ed esclusivamente La Serenissima.

Il Lotto nasce a Firenze, viene legalizzato a Genova e Napoli lo consacra con la Smorfia

Le prime notizie non precise sulla genesi del gioco del Lotto risalgono al 1448 e vedono come protagonista la città di Milano, le Borse di Ventura erano un primo abbozzo sperimentale dell’estrazione più famosa dello Stivale. Per risalire al primo banco Lotto vero e proprio bisogna tornare indietro nel tempo fino alla Firenze del 1528, periodo in cui la popolazione diede vita a una vasta attività di gioco scommettendo non soltanto sui numeri. Nella Genova antica si iniziò a scommettere sul sorteggio delle autorità politiche, ben presto qualsiasi esponente politico e religioso divenne oggetto di scommesse, persino la vita e la morte del Pontefice erano oggetto di scommesse, così come le battaglie, gli esiti degli eserciti, l’esito dei matrimoni e la durata della peste. In questo senso i genovesi sono stati dei grandissimi precursori delle scommesse attuali. Soltanto nel 1620 il Lotto viene legalizzato e inizia la sua storia, entrando subito nel cuore del popolo napoletano che ne farà una vera e propria scienza con il libro La Smorfia, un testo che mette in relazione i numeri del Lotto con la simbologia onirica dei sogni. Nel 1863 il Lotto era ampiamente diffuso in tutta Italia e venivano giocate 6 ruote: Firenze, Milano, Palermo, Torino, Napoli e Venezia, successivamente si aggiungeranno Roma e Bari. Soltanto nel 1939 il Lotto raggiungerà le 10 ruote e verranno inserite Genova e Cagliari. Nel 2005 è stata inserita l’undicesima ruota, la Nazionale, le estrazioni erano due – tre all’anno in principio, nel 1807 diventano quindicinali, nel 1871 le estrazioni diventano settimanali, nel 1997 sono due le estrazioni ogni settimana e nel 2005 viene adottato il metodo attuale: martedì, giovedì e sabato.