Italia Viva, Giacomo Scala coordinatore provinciale

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L’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala e la mazarese Francesca Incandela sono i due coordinatori di Italia Viva in provincia di Trapani. L’investitura a conclusione dell’assemblea nazionale, del movimento fondato da Matteo Renzi. tenutasi a Roma. Ogni provincia avrà due coordinatori: un uomo e una donna. Dopo l’assemblea regionale, formata dai deputati e coordinatori, verrà eletto l’esecutivo provinciale composto da un massimo di otto persone, specializzate su varie aree tematiche. Giacomo Scala in settimana riunirà i suoi “amici” per iniziare a programmare il piano per le elezioni comunali che si terranno ad Alcamo nel maggio del prossimo anno. Italia Viva scenderà in campo con una propria lista ed è disponibile a far parte di un raggruppamento civico. Già ad Alcamo sono iniziate le riunioni e assemblee in vista delle amministrative e già si è registrato il primo colpo di scena: il divorzio politico tra Scala e l’ex senatore Nino Papania, protagonisti della storia politica degli ultimi 30 anni della città di Alcamo. Scala ha accettato la carica di coordinatore provinciale dopo una serie di incontri a Roma con i vertici di Italia Viva, tra i quali l’ex ministro dello Sport, Luca Lotti, Davide Faraone, Maria Elena Boschi e lo stesso Renzi. Con Scala dovrebbe schierarsi il consigliere comunale di Sicilia Futura, Giacomo Sucameli che lavora nella direzione regionale dei vigili del Fuoco. Ha seguito invece Nino Papania il consigliere comunale ex Sicilia Futura e oggi indipendente Giovanni Calandrino, eletto grazie all’appoggio dell’ex senatore. L’obiettivo di tutti i partiti e movimenti è quello di conquistare il Comune, amministrato dai grillini in una città che può contare su tre parlamentari: Ignazio Corrao, europarlamentare, Antonio Lombardo, deputato nazionale e Valentina Palmeri all’Assemblea regionale al suo secondo mandato. E Valentina Palmeri fa parte di quel gruppo di sei parlamentari che lavorano per formare “I responsabili”, favorevoli ad un eventuale appoggio al governatore Musumeci, forse per preparare il terreno per una nuova candidatura, impossibile nel M5S. Con il sindaco Domnico Surdi i rapporti non sarebbero idilliaci, tanto che non sono mancate crepe in quell’apparente granitico gruppo consiliare. Quattro consiglieri del M5S, contestano la pista ciclabile, completata da 4 mesi e ancora non utilizzata, che ha scatenato le proteste di tantissimi alcamesi perché provoca, ingorghi e rallentamenti nel viale Europa. La giunta Surdi in questo ultimo periodo e solo a meno di un anno e mezzo dalle elezioni comunali conferisce targhe ad alcamesi meritevoli da anni, e l’ordinaria amministrazione, come riparare una buca o una perdita d’acqua, viene presentato sui social come un evento eccezionale. E non mancano le fibrillazioni nel M5S tanto che di recente è si è dimessa da consigliera Annalisa Ferrara per la delusione di non essere stata eletta a presidente di una commissione consiliare. Nino Papania lavora per rafforzare il movimento da lui ispirato. Si tratta di un’ area civica collegata ad aree civiche di centro e autonomiste in Sicilia. Già in provincia di Trapani al movimento, che sarà presentato ad Alcamo entro la fine del mese, hanno aderito diversi sindaci e una quarantina di consiglieri comunali. Tale movimento e non solo ad Alcamo ha svolto diverse affollate assemblee. Ad Alcamo il movimento presenterà alle comunali una lista civica, che sarà capeggiata da Angelo Rocca. L’alleanza tra Diventerà Bellissima, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Abate e da quella volpe della politica che è Gaspare Noto, uno degli ex tre moschettieri con Papania e Scala, porterà alla presentazione di due liste civiche. Un’aggregazione civica potrebbero varare la Lega assieme a Fratelli d’Italia, mentre in stand bay sono Forza Italia e Udc di Mimmo Turano, che avrebbe rispolverato l’intenzione di candidare a sindaco un noto farmacista alcamese. Un candidato a sindaco dovrebbe uscire dal Forum Civico di recente costituzione dove 131 esponenti di varie categoria hanno lanciato un appello invitando gli alcamesi a far rete e partecipare ad un percorso con la propria idea di Città, quindi dare un contributo per dare un futuro ad Alcamo diverso dal presente”. Tutto quello che oggi resta del Pd alcamese appoggerebbe il Forum Civico, che ha ospitato il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci che ha raccontato la sua esperienza, che lo ha portato a diventare primo cittadino. Con lo slogan “Ascolto della città”, il forum ha programmato riunione con le varie categorie e al primo posto sono stati messi argomenti come l’assetto urbanistico della città il Piano regolatore e ambiente.