Altro passo avanti della protesta dei sindaci siciliani contro il nuovo piano dei collegamenti marittimi. Ieri il raduno dinanzi a palazzo d’Orleans e poi l’incontro con il presidente della Regione, Renato Schifani. I primi cittadini, anche quelli di Favignana e Pantelleria, chiedono garanzie per assicurare quella continuità territoriale fondamentale per il diritto alla mobilità dei cittadini. I Sindaci delle Isole Minori Siciliane, Favignana – Isole Egadi, Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Maria Salina e Ustica hanno protestato contro i tagli operati dal Governo nazionale che, con l’entrata in vigore dell’assetto degli orari invernali, stanno creando notevoli disagi a residenti e lavoratori pendolari.
“Siamo determinati ad attuare forti e incisive azioni di protesta – dichiarano – facendo nostre le preoccupazioni delle comunità delle nostre isole. Chiediamo che vengano ripristinati i collegamenti marittimi in vigore fino al 30 settembre. Con i nuovi assetti e i nuovi orari, infatti, abbiamo verificato la messa in discussione della continuità territoriale delle nostre isole e il diritto alla mobilità dei nostri cittadini. Tutto questo, nei mesi invernali, per noi significa la messa in discussione del diritto alla salute, all’assistenza, alla scuola e al lavoro.
È inaccettabile che gli orari e le tratte vengano rimodulati senza il confronto con i territori, gli Enti locali e gli operatori economici. Per questo chiediamo la tutela dei nostri diritti e un confronto immediato con il governo nazionale e regionale che, nelle prossime settimane, devono intervenire per cambiare il corso di quanto avvenuto in queste settimane. Alla protesta hanno preso parte anche Francesco Forgione, sindaco delle Isole Egadi e Vincenzo Campo, rimo cittadino di Pantelleria.