Il ‘PalaGranata’ di Trapani ritorna al basket, lo acquistano Basciano e Bongiorno

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Costruito nel 1987, per una spesa di 3 miliardi delle vecchie lire,  il PalaGranata, impianto coperto che sorge proprio alla fine dell’autostrada, all’ingresso di Trapani, è stato palcoscenico dei momenti più luminosi e storici della pallacanestro siciliana. Qui la società del presidente Garraffa giocò il massimo campionato; qui vennero alcuni dei migliori quintetti d’Europa (Milano, Varese, Cantù, Pesaro); qui divennero famose le gesta di Ciccio Mannella, play-tascabile di nemmeno 1.70 di altezza, che fece ammattire gli avversari. Adesso il PalaGranata dovrebbe ritornare al basket dopo la lunga parentesi, dal 1998 fino allo scorso anno, dedicata al bowling, sala giochi e bar.

Il presidente della Pallacanestro Trapani, Pietro Basciano e il presidente di Sicindustria, il castellammarese Gregory Bongiorno, si sono infatti aggiudicati l’asta fallimentare ed hanno acquistato il PalaGranata per circa 700.000 euro. Non soltanto lo storico tempio del basket ma anche 20.000 ettari di terreno su cui questo sorge. Termina quindi una vertenza legale e fallimentare durata più di 20 anni e termina nel migliore dei modi, l’unico in grado di far ritornare a sognare i tantissimi trapanesi innamorati della pallacanestro. L’acquisto del PalaGranata da parte del patron della società che milita attualmente in A/2 maschile e del titolare dell’azienda Agesp significa infatti che il progetto basket, condotto dalla famiglia Basciano, andrà avanti e anche con rinnovate ambizioni. Avere un impianto di proprietà da rimodulare sia come capienza che come divisione degli spazi, deve per forza di cose dar vita ad un investimento a lungo termine.

Sono infatti tanti, e particolarmente onerosi dal punto di vista economico, i lavori da effettuare per riportare la struttura al basket. Basciano e Bongiorno sono comunque due imprenditori che hanno le idee chiare e che sanno come investire i capitali. Bentornato PalaGranata.