Gli alcamesi puntano sulle presenze turistiche, oltre 217 B&B sul territorio

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Il dato emerge dal boom di Band&Breakfast “spuntati” su tutto il territorio. Sono ben 217 questo tipo di strutture ricettive come emerge dai portali Booking.com e Airbnb. ll B&B è una particolare forma ricettiva, spesso a carattere familiare, che si svolge presso il proprio domicilio, o in apposito immobili. Consiste nell’offrire la possibilità di dormire e di fare, al mattino, la prima colazione: quindi niente pranzo, né cena. I prezzi a seconda la stagione vanno da 40 euro a 400 euro, in quest’ultimo caso potendo usufruire di cinque stanze più piscina. Negli anni ad Alcamo è aumentata la capacità ricettiva e si contano almeno dieci B&B nel solo centro storico dove professionisti continuano ad investire su questo settore. Nel settore si sono tuffati numerosi professionisti con medici in particolare. Per la stagione estiva 2023 si marcia verso il tutto esaurito.

Il dato emerge anche dalle richieste che arrivano quotidianamente  alle agenzie immobiliari. Molti prenotano tramite internet. Le richieste per una vacanza nell’Alcamese provengono soprattutto dall’Italia. Per gli alberghi la Battigia di Alcamo Marina soprattutto dalla Germania da marzo ad ottobre. La posizione strategica della città di Ciullo, con a meno di 50 chilometri da due aeroporti e due port,i favorisce l’arrivo. Ma anche ad Alcamo alle agenzie piovono prenotazioni per San Vito, Castellammare e per le località di Scopello, Guidaloca e Fraginesi. “Si spende durante l’estate  da 150 a 500 euro a notte – dice Giuseppe Balì esperto nel settore immobiliare- dipende dal luogo e posti letto. Da 500 a 5 mila euro a settimana nelle contrade di Guidaloca o Scopello, o ancora dai tre ai quattro mila  euro per ville di 6/8 posti letto. Richieste a valle della linea ferrata ad Alcamo Marina, dove per acquistare una villa singola si spende dai 500 mila euro a salire”. “Bisogna inserirsi con promozioni- conclude Balì- in favore delle bellezze del centro storico di Alcamo pubblicizzandole a San Vito, Castellammare, Erice, Favignana dove durante l’estate soggiornano e transitano un milione e mezzo di turisti”.

E’ un mercato che non conosce crisi considerato il numero di strutture ricettive sorte e che continuano a sorgere ad Alcamo. Una decina già funzionano nel centro storico, Altri immobili sono in fase di ristrutturazione e non solo in centro. Il Comune ha partecipato e partecipa a campagne promozionali come sono stati  i tre fine settimana dello scorso ottobre con l’organizzazione delle Vie dei Tesori. Fino a qualche anno fa Alcamo era considerata la “Capitale del Golfo di Castellammare”, un titolo che ha perso ma che vorrebbe riconquistare. Intanto è caccia all’’acquisto di ville realizzate nel Golfo di Castellammare. La ricerca da Alcamo Marina a San Vito Lo Capo da parte di belgi, ungheresi, francesi, danesi e tedeschi in particolare, disposti ad scucire anche oltre 400 mila euro per una villa. Con lo scoppia della guerra in Ucraina, facoltosi imprenditori anche polacchi hanno cercato ville dove potere vivere tranquilli con le proprie famiglie lontani dalle bombe