Giunta e consiglio comunale di Castellammare, uguale colore. Chi garantisce minoranza?

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La vita politica a Castellammare del Golfo, almeno quella amministrativa che passa dal consiglio comunale, rischia di perdere diversità di vedute. basta semplicemente guardare gli ultimi movimenti e le tessere di partito di ciascun componente de massimo consesso civico per rendersi conto che l’opposizione potrebbe essere rimasta soltanto sulla carta. Vero è che nei comuni dove si vota con il maggioritario e con liste civiche multi-colorate i partiti non mettono i loro simboli, ma nella cittadina castellammarese si potrebbe andare verso un consiglio comunale totalmente schierato con la giunta di centro-destra guidata dal sindaco Giuseppe Ancona. Tre dei cinque consiglieri comunali della minoranza, l’ex presidente Di Filippi, il capogruppo Bonventre e la vice-presidente del consiglio Bongiorno, detengono infatti la tessera di Fratelli d’Italia. Di fronte a votazioni importanti, quelle ad esempio sulla pianificazione, potrebbero mai votare contro le proposte della giunta di cui fa parte il partito e contro l’assessore D’Aguanno? Di certo un’anomali che dovrebbe consentire alla giunta Fausto di potere incrementare le sue proposte godendo di un appoggio pressoché totale nel parlamentino cittadino. All’opposizione restano quindi soltanto due consiglieri: l’ex sindaco Nicola Rizzo, recentemente nominato coordinatore provinciale di Italia Viva, e Antonio Parisi che comunque continua ad operare da ‘battitore libero’. Una situazione anomala che comunque capita non di rado nelle amministrazioni dei piccoli comuni dove talvolta esponenti di spicco dello stesso partito si trovano uno a fianco della giunta e l’altro fra i più determinati oppositori. Proprio Castellammare del Golfo, anni fa, ne fu esempio quando l’attuale assessore Giovanni D’Aguanno battagliava a capo della minoranza e contro quella giunta in cui il suo collega di partito, Giuseppe Cruciata, era uno dei più rappresentativi assessori.