Funzionario castellammarese accusato di violazione segreto d’ufficio. Chiesto rito abbreviato

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E’ comparso ieri, dinnanzi al Gup del tribunale di Trapani, Roberta Nodari, l’ex dirigente del Comune di Erice, il castellammarese Leonardo Di Benedetto, che ha chiesto il rito abbreviato per difendersi dell’accusa di violazione del segreto d’ufficio. La vicenda è scaturita dalle indagini indagini difensive prodotte dal sindaco di Erice Daniela Toscano coinvolto, assieme al fratello Massimo, consigliere comunale a Trapani, nel cosiddetto scandalo del parcheggio di San Giuliano. Inchiesta, scaturita dalla denuncia presentata dall’imprenditore Riccardo Agliano e poi archiviata. Il presunto scandalo, però, nei mesi scorsi, si è arricchito di un nuovo capitolo: la sospensione per un anno di Leonardo Di Benedetto, responsabile del settore Affari generali e Servizi demografici del comune ericino. Il provvedimento, infatti, si riferisce proprio a quell’inchiesta e al ruolo che il castellammarese ricopriva, quello di vice segretario generale. A notificare la sospensione a Leonardo Di Benedetto sono stati i carabinieri.

Il caso sul parcheggio di San Giuliano era costato al sindaco Toscano il divieto di dimora ma la procura aveva chiesto anche il suo arresto. Stesso provvedimento venne adottato per il fratello. Divieti di dimora che poi sono stati revocati prima della decisione del Gip che decretò l’archiviazione delle accuse. Nel corso dell’udienza preliminare, l’imprenditore Riccardo Agliano, assistito dall’avvocato alcamese Pietro Riggi, si era costituito parte civile. Nodari dopo aver emesso il decreto di citazione per danni a carico del comune della Vetta  ha rinviato l’ udienza al prossimo 3 giugno.

Secondo l’accusa, Di Benedetto, nella qualità di vice segretario comunale e quindi di pubblico ufficiale, avrebbe rivelato a Daniela Toscano  e al suo avvocato Giuseppe Rando, notizie coperte da segreto. E precisamente quelle emergenti dagli atti delle indagini preliminari condotte per reati in materia di urbanistica dalla polizia municipale ericina nei confronti di Riccardo Agliano, accusatore del primo cittadino della Vetta.