Fiumi di droga ad Alcamo e Castellammare, operazione della polizia

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Le piazze preferite per lo spaccio non erano solo quelle di Palermo. Perché grossi quantitativi di cocaina, eroina, hashish e marijuana venivano spacciate anche nel Trapanese. Ad Alcamo e Castellammare in particolare per arrivare anche a Mazara, Trapani e Marsala. La droga probabilmente veniva acquistata a Palermo da spacciatori locali o in trasferta ad uso e consumo di giovani alcamesi e castellammaresi. Questo è quanto emerge anche dall’operazione “Tiro mancino” della squadra mobile di Palermo che ha eseguito 26 ordinanze di custodia cautelare, venti a Palermo sei nel Napoletano, firmate dal gip di Palermo su richiesta dei pm della Direzione investigativa antimafia. La droga arrivava in grossi quantitativi dalla Campania, grazie ad un patto mafia-camorra, nelle piazze della Sicilia occidentale, grazie alla joint venture fra Cosa nostra e la camorra. Gli investigatori della sezione antidroga della squadra mobile di Palermo, coadiuvati da unità cinofile e con l’ausilio di personale delle squadre mobili di Agrigento, Messina e Trapani, hanno eseguito, contestualmente agli arresti, numerose perquisizioni, a Palermo, Alcamo, Castellammare e Mazara, nei confronti di persone appartenenti alle due organizzazioni criminali e nei confronti di numerosi fiancheggiatori. Ad uno dei boss sono stati sequestrati beni per circa un milione di euro, tra cui una lussuosa villa alle porte di Palermo. Sequestrati ingenti quantitativa di droga.  L’operazione “Tiro mancino” e i numerosi sequestri di droga eseguiti da carabinieri e polizia di Alcamo e Castellammare dimostrano, qualora ce ne fosse stato bisogno, la vastità di un fenomeno che vede protagonisti-consumatori giovanissimi. Che ha visto nell’Alcamese finire in galera anche rampolli dell’Alcamo bene. Luoghi preferiti per lo spaccio, come dimostrano le operazioni delle forze dell’ordine, le zone della movida selvaggia, dove scarseggiano i controlli e che diventano porto franco per spacciatori e consumatori. In passato indagini hanno fatto emergere anche l’arrivo in treno da Palermo di spacciatori che poi scendevano alla stazione ferroviaria di Castellammare dove spesso ad attenderli erano acquirenti. Nonostante l’allarme del Sert di Alcamo e le sua iniziative una vera e propria epidemia è rappresentata dall’uso di droga: Si inizia anche a 13-14 anni  ad ingurgitare cascate di alcolici. Droga e alcol: i fenomeni pare inarrestabile. Occorre maggiori controlli soprattutto da parte delle famiglie. Occorre che i genitori collaborino con la scuola e non prendersela con gli insegnanti in caso di giustificati rimproveri. Occorre collaborare con le forze dell’ordine. Occorre vigilare e non abbassare la guardia per evitare che tantissimi giovani imbocchino un tunnel da quale è poi difficile uscirne fuori. L’operazione “Tiro mancino” è l’ennesima conferma dell’emergenza spaccio, contro cui quotidianamente combattono le forze dell’ordine. Ma occorre la mobilitazione di tutti per cercare di arginare quel fiume in piena rappresentato dallo spaccio di droghe di vari tipi. Droga vero e proprio business mafioso e non solo come dimostrano le quasi quotidiane scoperte di piantagioni di marijuana nelle nostre campagne.