Fratelli d’Italia: “PD e Turano gettano la maschera”. L’alcamese punta alla provincia?

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Le costanti accuse di Maurizio Miceli e di Fratelli d’Italia contro l’assessore regionale della Lega, Mimmo Turano, sembra stiano diventando una vera ‘battaglia contro i mulini a vento’. I Il politico alcamese, che ha consentito la rielezione di Tranchida a sindaco di Trapani proprio a discapito di Miceli, resta infatti saldamente al suo posto nella giunta regionale. Il coordinamento provinciale dei meloniani è adesso tornato alla carica attaccando il PD:  “Hanno buttato giù la maschera svelando la truffa ai trapanesi. Si sono presentati come un progetto civico, mentendo sapendo di mentire, per mantenere e consolidare il rapporto con Trapani Tua alias Mimmo Turano, che oltre a costruire la lista ha anche condotto le trattative per l’attuazione del manuale Cencelli con gli altri della coalizione. All’indomani delle elezioni vinte grazie a questo imbroglio – afferma Fratelli d’Italia – nasce in consiglio il gruppo del PD. Questo è forse l’anticipo dell’accordo di Turano con i sindaci di Trapani, Erice e il deputato Safina per le prossime elezioni provinciali. Può il centrodestra nazionale e regionale tollerare che un proprio assessore al Governo della regione – conclude la nota dei meloniani trapanesi – operi con la sinistra approfittando del proprio ruolo?”

Mimmo Turano, come afferma Fratelli d’Italia ma anche qualcun altro, potrebbe essere candidato alla presidenza della provincia di Trapani per le prossime elezioni. Un ruolo già ricoperto dal politico alcamese dal 2008 al 2012. La Lega spingerebbe per una sua candidatura alla presidenza della provincia di Trapani, ma qui potrebbe venire meno l’accordo con una parte parte del centrodestra, soprattutto con Fratelli d’Italia. Certo è che Mimmo Turano ha ottimi rapporti con diversi sindaci del trapanese. Anzi è stato proprio lui a farli eleggere ea a farli amministrare con solide maggioranze. Come ad Alcamo con la ‘strana e singolare’ intesa 5 Stelle – Lega, a Trapani al fianco del PD e della sinistra, ad Erice con il sostegno alla Toscano e a Valderice con quello al riconfermato Stabile.