La Sacra Famiglia di Castellammare torna al suo posto, 7 mesi di restauri. Scoperto autore del 1.800

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Torna al suo posto nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, dopo 7 mesi di assenza per un delicato e importante lavoro di restauro, il simulacro della Sacra Famiglia, a cui è molto legata la devozione castellammarese a San Giuseppe. Nel pomeriggio alle 17,30 l’accoglienza in strada, poi la presentazione dei lavori e quindi la celebrazione eucaristica e l’atto di affidamento a San Giuseppe. Il restauro è stato interamente sostenuto dalle offerte di fedeli raccolte sia con attività solidale (tra le altre una cena di beneficenza)  sia con offerte in memoria di alcune persone defunte quest’anno molto legate alla comunità di San Giuseppe.

I lavori di restauro, (a cura di Nicolò Miceli e della ditta Vetere), che hanno portato le statue ai colori originali, hanno fatto anche emergere alcune scritte con la datazione e il nome dell’autore del gruppo statuario fin ora soltanto presunti. Sul basamento si è infatti scoperta la firma dell’autore: il palermitano Rosario Bagnasco e la data di realizzazione, fine 1800. In questa maniera è stata fatta nuova luce sulla storia della chiesa, delle statue e del culto a San Giuseppe fin ora ricostruiti solo con racconti della tradizione popolare.

“Quello di oggi è un momento storico per la comunità della parrocchia di San Giuseppe e della città tutta di Castellammare del Golfo, perché viene restituito al culto e alla devozione della cittadinanza tutta l’antico simulacro della Sacra Famiglia nel suo splendore e nella sua originalità. Sarà cura della parrocchia avviare nei prossimi mesi una ricerca che possa fare luce su altri particolari della storia delle opere e della Chiesa.  Ci affideremo al Santo perché possa continuare ad essere un modello di santità domestica – ha concluso don Giuseppe Grignano – delle famiglie castellammaresi che si rifugiano in lui, custode e protettore – come ci ricorda papa Francesco nella Patris Corde – del bene più prezioso della Chiesa: Gesù e Maria”.