Fava ancora candidato alla presidenza. Nel 2017 fu nettamente battuto

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Era arrivato quarto cinque anni dietro il presidente eletto Musumeci, il pentastellato Giancarlo Cancelleri e il candidato del PD Fabrizio Micari. Tra l’altro aveva ottenuto il 6% dei consensi, lontanissimo da una possibile elezione. Nonostante questo Claudio Fava, attuale presidente della commissione regionale antimafia, ha deciso di riprovarci e a partire da oggi, in una convention a Catania, ha avviato la sua lunga campagna elettorale. Insomma sembra proprio che Fava non riesca a rimanere al palo anche dopo le nette sconfitte, come quella del 2017.

Il leader della lista Cento Passi, composta dallo zoccolo duro della sinistra e dei Verdi, ha quindi provato a giocare d’anticipo. La sua fuga in avanti potrebbe essere un invito, non troppo velati, a chiedere l’appoggio dell’intero schieramento di centro-sinistra, anche a partire dal PD. Claudio Fava, al quale è molto vicino l’alcamese Massimo Fundarò, ex deputato nazionale dei Verdi e attuale assessore a Calatafimi, sta già avviando la nascita di una fitta rete di comitati “Fava Presidente” che saranno dislocati su tutto il territorio regionale. E questo a ben sei mesi dalla chiamata alle urne per presidenza e parlamento della Regione.

Il leader di Cento Passi, attualmente presidente della commissione antimafia all’ARS, nel 2017 sfidò senza fortuna Musumeci, Micari e Cancelleri correndo con la lista “Cento passi per la Sicilia”. Fu sostenuto da una coalizione di sinistra, composta da Articolo 1 – MDP, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Verdi. Ottenne appena il 6,10% dei consensi ma la lista superò lo sbarramento e ottenne un solo seggio che consentì a Fava di entrare all’ARS. In quella competizione non fu comunque l’ultimo. Alle sue spalle La Rosa di Siciliani Liberi con una percentuale al di sotto dell’uno per cento. Adesso ci riprova con l’obiettivo di riuscire a coagulare anche le forze più grosse del centro-sinistra.