Esplosione a Catania, ferito pompiere di Partinico. Torna in mente tragedia del 2018

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Un’altra deflagrazione a Catania ha coinvolto alcuni vigili del fuoco. Subito il ricordo è andato alla tragedia di alcuni anni fa, nel 2018, quando nella cittadina etnea ci furono due vittime, il trapanese Giorgio Grammatico, ex calciatore, e il catanese Dario Ambiamonte. Stavolta, per fortuna, le cose sono andate diversamente. L’esplosione si è verificata ieri nel pomeriggio, all’interno di un’abitazione in via Carmelo Abate, a circa tre chilometri dal luogo della tragedia del marzo di quattro anni fa. Scoppio e fiamme durante un intervento di verifica per fuga di gas da parte della squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento Nord del Comando Provinciale di Catania.

Quattro pompieri sono rimasti coinvolti nella deflagrazione della miscela aria-gas (GPL) ed hanno riportato lievi ustioni, escoriazioni e contusioni. Tra loro anche un vigile del fuoco di Partinico, Vincenzo Giangrande, che comunque non ha riportato gravi conseguenze. Per tutti ustioni di primo e secondo grado a volto e mani, uno anche un trauma al ginocchio. Tutti sono stati dimessi in serata, anche il partinicese Giangrande. La notizia si è subito divulgata presso tutti i comandi provinciali della Sicilia ancora scossi per quanto accaduto nel 2018, sempre a Catania, in via Garibaldi all’interno di un garage adibito ad officina meccanica per le biciclette.

Il terribile scoppio causò la morte del trapanese Giorgio Grammatico, molto noto anche nel mondo del calcio, e del catanese Ambiamonte. Vennero chiamati, ironia della sorte, a pochi minuti dalla fine del loro turno. Un vigile del fuoco alcamese, Liborio Daidone, che faceva parte della stessa squadra e si trovava nei pressi dell’autopompa, rimase per molti mesi sotto shock e nell’impossibilità di riprendere a lavorare.