Erogazione idrica, ad Alcamo attese di otto giorni. Centralino telefonico in tilt

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Se l’erogazione idrica potesse partire dai comizi elettorali, gli alcamesi sarebbero travolti dall’acqua potabile 24 ore su 24. Purtroppo così non è e quella certezza dei turni di erogazione ogni 3 giorni, certificata dai proclami della campagna elettorale, si è subito evidenziata come la solita chimera. Alcamo era, è stata ed è ancora alle prese con grossi problemi di erogazione idrica e di approvvigionamento. Subito dopo le elezioni, ma anche durante la campagna elettorale, i turni oscillavano, per vari inghippi e guasti, tra i 4 e i 6 giorni. Adesso, in alcune zone della cittadina alcamese, bisognerà attendere fino a più di una settimana. Il telefono dell’ufficio acquedotto è tempestato di telefonate e il personale non riesce più a rispondere e a dare spiegazioni. Ai fortunati che sono riusciti ad interloquire è stato riferito che l’acqua forse potrebbe arrivare sabato, quindi dopo 8, ma non è ancora certo.

I nuovi, vecchi e soliti disservizi nell’erogazione sono stati causati prima dal solito stop agli impianti di Siciliacque e poi dai necessari lavori di riparazione alle pompe di sollevamento delle sorgenti idriche di Cannizzaro. Slittano quindi i turni dell’erogazione idrica ad Alcamo. “L’erogazione regolare dell’acqua, lo ha affermato anche una nota-stampa del comune di Alcamo, non potrà essere rispettata”. L’amministrazione comunale, sempre nello stesso documento,  si scusa per la situazione ma non ha potuto comunicare i tempi previsti per far tornare la distribuzione ad ogni tre giorni.

Insomma la storia è sempre quella. Gli alcamesi dovranno ancora trovare il modo per ‘arrangiarsi’ anche se, dalle recenti urne, è scaturita una elevata dose di soddisfazione sull’operato di chi governa la città.