Emendamenti al PUDM ad Alcamo. Lidi con passerelle fino al mare e un solo porticciolo

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Con 13 voti favorevoli, tre contrari e un paio di astenuti il consiglio comunale ha approvato gli emendamenti al PUDM, il piano di utilizzo del demanio marittimo. Lo strumento, per diventare definitivo, dovrà adesso incamerare gli emendamenti votati ieri sera, ritornare in giunta quindi ripassare dalla regione, e poi dal coreliminare. Soltanto da quel momento cittadini e soggetti interessati potranno presentare opposizioni e osservazioni al piano che andrà ad organizzare l’utilizzo della costa alcamese.

La seduta consiliare di ieri è andata avanti dalle cinque del pomeriggio e fino all’una e trenta della notte. Una trentina gi emendamenti presentati al piano redatto dall’architetto Roberto Longo. La maggior parte delle proposte è stata avanzata dalla stessa terza commissione consiliare e dai consiglieri Guggino e Grillo. Fra le modifiche approvate le più interessanti riguardano la realizzazione di un solo porto a secco per le imbarcazioni da diporto rispetto ai tre originariamente previsti.

Sorgerà in zona Magazzinazzi un po’ prima della stazione di Castellammare, verso Alcamo Marina. Poi è stata aumentata l’attenzione verso la disabilità. Un emendamento ha infatti previsto per tutti i lidi l’obbligo di allestire una passerella che consenta ai disabili di raggiungere il mare. Un altro ha proposto la realizzazione di un’apposita struttura particolarmente attrezzata per i portatori di handicap.

Il consiglio comunale ha inoltre approvato la gestione comunale del tratto di spiaggia solitamente utilizzato per i tornei di calcio sulla sabbia. Sarà attrezzato come area per lo sport e sarà via via assegnato a chi ne farà richiesta. Durante la lunga seduta si sono registrati anche momenti di forte tensione fra la consigliera Guggino, firmataria di 12 emendamenti di cui alcuni approvati, e la maggioranza.

La pianificazione del demanio marittimo di Alcamo non arriverà comunque in tempi rapidi e non soltanto per i vari passaggio che lo strumento deve ancora compiere fra regione e comune. Ciò che allungherà i tempi è soprattutto la necessità di andare a conferire un nuovo incarico di progettazione.

Il redattore del PUDM, l’architetto Roberto Longo, non potrà infatti mettere più mano agli elaborati in quanto vincitore di concorso in altra amministrazione pubblica. La giunta Surdi dovrà quindi affidare un nuovo incarico ad un altro tecnico che, ovviamente, non conosce il lavoro finora fatto. Da lì comincerà il nuovo avanti indietro fra comune e Regione.